Banche, disponibilità
sull'anticipo della Cigs

Sedersi nuovamente al tavolo e sottoscrivere un nuovo accordo entro luglio per la sospensione delle prossime 12 rate dei mutui in essere - con conseguente slittamento della scadenza finale dei pagamenti delle rate - a chi si trova in difficoltà occupazionale. È questa l'intesa verbale con cui si sono lasciati ieri i sindacati confederali e i rappresentanti degli istituti bancari presenti (Banca Popolare di Bergamo e Bcc di Treviglio), nell'ambito dell'incontro in Camera di Commercio per la sigla del «Patto per la casa». L'idea di consolidare nuovamente la collaborazione tra parti sociali e istituti di credito è un passo ulteriore rispetto all'intesa siglata il 24 dicembre 2008: un accordo per l'anticipo della Cigs da parte degli istituti bancari bergamaschi, realizzato sempre in Camera di commercio - rappresentata come ieri dal presidente, Roberto Sestini, e dal segretario, Carlo Spinetti -, tra i segretari generali provinciali di Cgil, Luigi Bresciani, Cisl, Ferdinando Piccinini, e Uil, Marco Cicerone, e i rappresentanti delle maggiori banche presenti sul nostro territorio: Banca Popolare di Bergamo - gruppo Ubi Banca, Credito Bergamasco-gruppo Banco Popolare, Intesa Sanpaolo, Banca di Bergamo - gruppo Veneto Banca e Bcc Treviglio e le altre casse rurali della nostra provincia. Intesa che aveva incontrato anche l'adesione di Unicredito.

«Le banche ci hanno segnalato un numero crescente di domande, soprattutto negli ultimi due mesi - ha detto Ferdinando Piccinini, Cisl -. Noi stimiamo che siano circa 300 i lavoratori che hanno fatto richiesta di anticipo della cassa integrazione. E abbiamo segnalato che nella rete di alcuni sportelli ci sono ancora delle difficoltà nella comunicazione e nell'applicazione». Conferma le difficoltà nell'erogazione degli anticipi Cigs anche Marco Cicerone, Uil: «Ce ne sono state anche nelle ultime settimane - ha chiarito - non con tutti gli istituti bancari, ma in alcuni casi non si dà corso agli iter burocratici necessari». Per risolvere in parte queste situazioni, «la nostra richiesta è che ci sia un unico referente per ogni banca - ha aggiunto Luigi Bresciani, Cgil - per risolvere tutti i problemi legati all'anticipo della cassa in deroga e alla sospensione dei mutui, su cui contiamo di giungere a un accordo entro l'estate». Da parte loro, le banche presenti ieri in Camera di commercio si sono dette disponibili e su questi mesi di anticipo Cigs hanno dato una loro valutazione. «Se nei primi due mesi c'era poca conoscenza dello strumento, poi siamo arrivati a circa 90 richieste e le famiglie hanno apprezzato questa disponibilità immediata - ha detto Gianfranco Bonacina, Bcc Treviglio e provincia -. Lo ritengo un progetto molto importante che è stato adottato anche da altre province». In Banca Popolare - gruppo Ubi, «abbiamo avuto 62 richieste, un numero ancora contenuto, sintomatico del fatto che le aziende hanno a cuore i propri lavoratori e preferiscono anticipare loro stesse - ha spiegato il direttore generale, Giuseppe Masnaga -. I nostri interventi sono richiesti là dove l'azienda proprio non ce la fa». E sull'idea di sospensione dei mutui a chi è in difficoltà occupazionale, Masnaga e Bonacina concordano sulla disponibilità ad accogliere le sollecitazioni provenienti dal sindacato.

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