Costruzioni, produzione in calo
A Bergamo vendite giù del 20%

Costruzioni in Lombardia: calano i livelli produttivi. In flessione, in particolare, tutti i comparti produttivi, dalle opere pubbliche (-2,9%) alla nuova edilizia abitativa (-1,0%), fino alle costruzioni non residenziali private (-1,0%). Piu` contenuto il calo nel comparto della manutenzione e recupero del patrimonio abitativo esistente (-0,4%).

Nell'anno in corso inoltre - secondo le stime dei costruttori - la riduzione degli investimenti si farà più accentuata (-4,8%), anche se inferiore rispetto a quella prevista a livello nazionale (-6,8%), così come rispetto alle previsioni relative a Veneto (-9,6%) ed Emilia-Romagna (-8,1%).

Riguardo all'occupazione, inoltre, le imprese in Lombardia prevedono una diminuzione del 5,1%, più accentuata rispetto a quella registrata nel 2008 (-1,1%). Oltre ai consuntivi 2008 e alle previsioni 2009, lo studio Ance-Lombardia-Centro Studi Ance contiene approfondimenti relativi al credito alle imprese, al mercato immobiliare, alle tendenze demografiche, alla programmazione infrastrutturale nella Regione (con particolare attenzione agli investimenti previsti per l`Expo 2015), allo stato di attuazione della legge obiettivo e alla finanza di progetto.

La riduzione delle compravendite si verifica sia nei Comuni non capoluogo della Lombardia con una flessione del 17,5% nel 2008, sia nelle città capoluogo (-13,4%).

Disarticolando i dati a livello provinciale si osserva che, nel corso del 2008, la riduzione del numero di compravendite di abitazioni risulta generalizzata a tutte le undici province della Lombardia ma con intensità diverse.
Nel territorio di Bergamo (15.824 abitazioni: -20,3%), di Brescia (16.448 abitazioni: -19,0%), di Como (8.178 abitazioni: -17,9%), di Cremona (4.513 abitazioni: -20,4%), di Lecco (4.750 abitazioni: -19,9%), di Lodi (3.444 abitazioni: -27,1%), di Mantova (4.683 abitazioni: -24,3%), di Milano (60.059 abitazioni: -12,9%), di Pavia (8.920 abitazioni: -15,3%), di Sondrio (2.300 abitazioni: -8,2%), di Varese (12.424 abitazioni: -18,1%).

Le due aree intermedie della Lombardia, rilevate da Nomisma, Bergamo e Brescia registrano, nel corso del 2008, performance negative nell'andamento dei prezzi delle abitazioni, a conferma delle difficoltà che caratterizzano il mercato immobiliare nel Paese. La contrazione dei valori delle abitazioni ha coinvolto in maggior misura la città di Brescia. Nel corso del 2008 si rileva per la città di Brescia una diminuzione in termini nominali del 4,1% rispetto al 2007 (contro una flessione del 2,4% nella media delle 13 aree intermedie). Da un'indagine effettuata da Nomisma sulle motivazioni di acquisto di un'abitazione da parte delle famiglie, a Brescia, emerge che il 45% delle compravendite è destinato all'acquisto della prima casa, il 30% alla sua sostituzione, il 9,1% come seconda casa ed il 15,9% a titolo di investimento. Appare, inoltre interessante come il 14% della domanda potenziale di acquisto privilegi abitazioni ad elevata efficienza energetica (la media nazionale è pari al 12%), mostrando una disponibilità a pagare il 15% in più rispetto al prezzo di un'abitazione "normale".

Bergamo registra una diminuzione dei prezzi delle abitazioni pari al 3,4% in termini nominali nel confronto con il 2007. A Bergamo, la motivazione di acquistare un'abitazione come prima casa, risulta pari al 47,1%. Con riferimento alle altre motivazioni di acquisto emerge che il 32,9% delle compravendite si riferisce ad una sostituzione, il 2,1% ad una seconda casa e circa il 17,9% a titolo di investimento. Esiste, inoltre, una domanda potenziale di abitazioni ad elevata efficienza energetica che viene stimata intorno al 10% del totale. Gli acquirenti interessati a tali caratteristiche sarebbero disposti a spendere il 9% in più del normale prezzo praticato per gli immobili tradizionali.

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