Lavoro interinale: in Bergamasca
calo più alto della media italiana

Il lavoro interinale arretra in Bergamasca più che nel resto del Paese: secondo i sindacati, con conteggi basati sui dati nazionali Assolavoro, in terra orobica il calo è intorno al 50%, contro una media italiana di -40%. Sono quindi indispensabili strumenti di sostegno al reddito e ammortizzatori sociali anche per questi lavoratori e per gli atipici (Co.co.pro.).

Proprio ai «Co.co.pro.» è riservata una tantum – pari al 10% sul reddito dell’anno precedente (elevata al 20% solo per il 2009), entrata in vigore nei primi giorni di giugno e valida per il triennio 2009-2011 –, che rispettino una serie di condizioni.

Per i lavoratori somministrati – che in Bergamasca, in base a dati 2007-2008, sono 21 mila – due le possibilità: «Un voucher per la formazione, presso enti accreditati dalla Regione Lombardia, del valore massimo di 5 mila euro – ha spiegato Mauro Rossi, segretario Nidil Bergamo –, erogato da Formatemp, il cui bando sarà attivo dal 1° luglio. Le condizioni per ottenerlo sono: essere in missione da almeno 2 mesi; oppure essere disoccupati da 45 giorni e aver lavorato almeno 30 giorni negli ultimi 12 mesi».

Prosegue, per i somministrati (almeno 6 mesi di lavoro e 45 giorni di disoccupazione), anche l’una tantum di Ebitemp, pari a 700 euro, per il sostegno al reddito, sia che il lavoratore prenda o meno disoccupazione ordinaria.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 20 giugno

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