Ex Legler, a Ponte San Pietro
proroga della cassa speciale

Incontro al ministero dello Sviluppo economico martedì per l’ex Legler, ora Texfer, in amministrazione straordinaria. I rappresentanti sindacali bergamaschi sono andati a Roma con l’obiettivo di portare a casa subito una proroga del periodo di cassa integrazione straordinaria: il primo anno concesso in relazione alla procedura di amministrazione straordinaria scadrà il 18 agosto prossimo e al rinnovo sono interessati circa 335 lavoratori ancora in forze allo stabilimento di Ponte San Pietro.

Martedì è stata concordata la richiesta di una proroga fino a tutta la durata del programma dell’amministrazione straordinaria e quindi fino all’incirca a metà maggio del 2010. «Visto il periodo difficile che sta attraversando l’economia, l’estensione della cassa straordinaria ci consente di attendere ulteriori sviluppi», ha commentato al termine dell’incontro Francesco Corna, segretario generale della Femca-Cisl provinciale che ha partecipato al vertice insieme al collega Fulvio Bolis della Filtea-Cgil.

E sul futuro martedì è emerso qualche elemento in più. Al tavolo con i rappresentanti del ministero e delle Regioni Lombardia e Sardegna (dove si trovano altri tre stabilimenti a Macomer, Ottana e Siniscola con circa 850 persone), oltre che dei sindacati di categoria Femca, Filtea e Uilta-Uil nazionali e locali, a fare il punto della situazione c’era il commissario straordinario Emanuele Rimini.

«Abbiamo cercato di capire a che punto è il percorso della procedura - dice Corna - e ci è stato spiegato che è stata ultimata la chiusura degli stati passivi di tutti gli stabilimenti. Inoltre, ci è stato confermato che ci sono interessamenti, per cui è stato dato incarico a un perito per la valutazione dei beni e a settembre sarà aperto il bando per l’acquisizione degli asset».

Secondo quanto emerso, gli interessamenti sarebbero «concreti» e «seri», come riferiscono dal sindacato. Ora si tratterà di vedere nei prossimi mesi se si tradurranno in offerte formali. I tempi previsti per la verifica dopo l’apertura sono di 60 giorni, con la possibilità di ripetere il bando nel caso non si arrivasse a proposte adeguate.

«Ci vedremo di nuovo alla chiusura del bando di fronte all’eventuale possibile acquirente», dice Corna che esprime valutazioni «di prudenza visti i tempi lunghi di queste procedure: aspettiamo di vedere questo o questi imprenditori per affrontare la discussione sul piano industriale».

È prudente anche Bolis che tuttavia, rispetto al precedente incontro di aprile, rileva che «c’è qualche margine in più di attesa positiva: bisogna vedere però se si concretizzerà» con l’obiettivo finale, sottolinea, di salvaguardare quanto più possibile l’occupazione. «Venerdì - conclude Bolis - ci sarà l’assemblea dei lavoratori in azienda a Ponte San Pietro a partire dalle 10,30».

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