Indebitamento delle famiglie:
la Bergamasca è 12ª in Italia

Le famiglie bergamasche sono al 12° posto in italia per indebitamento e al 13° posto per crescita dell'importo del debito fra il 2002 e il 2008. È quanto emerse da un’analisi della Cgia (Associazione artigiani e piccole imprese) di Mestre. Se l'indebitamento medio delle famiglie italiane (mutui casa, prestiti per beni mobili, credito al consumo, finanziamenti per ristrutturazioni etc) ha toccato nel dicembre del 2008 i 15.067 euro, a Bergamo si sale a 19.285.

Le «sofferenze» maggiori sono a carico delle famiglie di Lodi (20.960), seguite da quelle di Roma (20.953) e da quelle di Milano (20.857). Bergamo è 12ª preceduta per esempio da Trento, Reggio Emilia, Prato.

Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre spiega che le province più indebitate sono quelle che presentano anche i livelli di reddito più elevati. «È chiaro - dice - che tra queste famiglie in difficoltà vi sono molti nuclei appartenenti alle fasce sociali più deboli. Tuttavia appare evidente che la forte esposizione di queste realtà, soprattutto a fronte di significativi investimenti avvenuti negli anni scorsi nel settore immobiliare, ci deve preoccupare relativamente».

«Altra cosa - prosegue - è quando analizziamo la variazione di crescita dell’indebitamento medio registrato tra il 2002 e il 2008 (Bergamo è 13ª con un +101,09%). Al di sopra del dato medio nazionale troviamo molte realtà provinciali della Puglia, della Campania e dell’Abruzzo. Ciò sta a significare che questo aumento è probabilmente legato all’aggravarsi della crisi economica che ha indotto molte famiglie a ricorrere a prestiti bancari per affrontare questa difficile situazione».

Il record della crescita del debito (la media italiana è stata del +81,28%) delle famiglie avvenuta tra il 1° gennaio 2002 (data dell’introduzione dell’euro) e il 31 dicembre 2008 appartiene alla provincia di Chieti. Segue Piacenza con un aumento del 117,01%, Reggio Emilia con +115,76 %, Caserta con +115,53% e Napoli con +110,78%. Chiude la classifica Bolzano con il +42,76% e Potenza con +39,37%.

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