«Ercole Marelli» in bancarotta
Il futuro parlerà bergamasco?

Potrebbero trasferirsi nella Bergamasca le attività della Ercole Marelli di Sesto San Giovanni, finita in bancarotta per debiti. Dal 24 luglio, i 21 dipendenti dell'azienda stanno occupando i capannoni della fabbrica in attesa dell'esito di un incontro, in programma il 25 agosto,tra la proprietà e un possibile acquirente, un consorzio di imprese interessato a rilevare l'impresa che disposne di alcune capannoni nella Bergamasca.

All'incontro, che si terrà nella sede della Fiom di Sesto San Giovanni, parteciperanno anche la Rsu (rappresentanza sindacale unitaria) dei lavoratori e i funzionari del sindacato dei metalmeccanici. «Da quel che sappiamo - spiega Fabio Palumbo, operaio della Marelli che con gli altri sta occupando ormai da un mese la fabbrica - al tavolo dovrebbe arrivare un consorzio di imprese disposto ad affittare un ramo d'azienda, con la possibilità di spostare la produzione in altri capannoni del Bergamasco».

I lavoratori e il sindacato, prosegue Palumbo, «valuteranno attentamente se questa è un'ipotesi praticabile, mettendo sul piatto la questione del pagamento degli arretrati, dei contributi pensionistici e delle commesse che già ci sarebbero».

I 21 dipendenti dell'azienda, che produce generatori per centrali idroelettriche, sperano che «il compratore si presenti già con un piano industriale e che si possa arrivare a un accordo preliminare già domani».

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