Royal Fer: per 17 lavoratori
lo spettro del licenziamento

Stanno per scadere i 45 giorni utili per la conciliazione sindacale nell’iter della procedura di mobilità che la Royal Fer srl, azienda con sede legale nel milanese e operante a Ponte San Pietro, ha comunicato il 23 luglio, in riferimento a 17 lavoratori stranieri,

«È da giorni che non riusciamo a metterci in contatto con l’azienda, neppure tramite i suoi legali», ha detto giovedì Mirco Rota, segretario Fiom Cgil Bergamo, in una conferenza stampa, in cui ha fatto il punto della vicenda. «Agli inizi di luglio è terminata la cassa integrazione ordinaria, ma i lavoratori non hanno più ripreso il lavoro – ha raccontato Rota –. Dopo aver scritto e telefonato all’azienda per dichiarare la disponibilità degli operai a tornare al lavoro, il 23 luglio l’azienda, a sorpresa, ha scritto per comunicare la mobilità dei suoi dipendenti».

A questo punto, su richiesta del sindacato, c’è stato un incontro il 29 luglio «in cui l’imprenditore si è impegnato a pagare lo stipendio di luglio entro fine agosto – ha proseguito il segretario provinciale Fiom Cgil –, ma così non è avvenuto». In più, «ci è arrivata anche una proposta, non formalizzata, di un incentivo di 10 mila euro per lavoratore».

Essendo i lavoratori extracomunitari, oltre al problema dei soldi, senza il lavoro subentra anche il rischio per il rinnovo dei permessi di soggiorno. «Stiamo valutando se proseguire con l’accordo conciliativo, per il quale abbiamo comunque delle difficoltà non riuscendo più a contattare l’azienda – ha concluso Mirco Rota – o se procedere alla rivalsa sulle aziende presso cui i lavoratori della Royal Fer operavano. Intanto, stiamo pensando a delle iniziative da mettere in campo».

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