Ecco il parere degli imprenditori
Il global incalza, i conti non tornano

«Il timore è che le ristrutturazioni possano portare ad alleggerimenti di manodopera. Serve un paracadute. Si deve affrontare il problema in fretta se si vuole guardare in faccia la realtà. Hanno dato sette anni di ammortizzatori sociali all’Alitalia, non capisco perché non li possano dare a un’azienda bergamasca».
 Miro Radici - Amministratore delegato Itema Group

«Il problema Cina è peggiorato: ha investito di più in questi anni e ha una capacità produttiva superiore alla domanda mondiale di tubi. Non torneremo alla situazione precedente e il manifatturiero in Europa si dovrà ridimensionare. Non si può far finta che la crisi non ci sia: la cosa peggiore è stare fermi»
 Vincenzo Crapanzano - Amministratore delegato Tenaris Dalmine

«I quantitativi di prodotti medi e medio-alti che perdiamo sono incomparabili con quelli che riusciamo a portare in Cina. Abbiamo smesso di precipitare in modo drammatico, ma la contrazione di fatturato è dolorosa. Costi fissi e capacità produttiva sono inadeguati. Il problema è individuare un nuovo equilibrio economico».
 Silvio Albini - Consigliere delegato Cotonificio Albini

«Sostanzialmente non è cambiato molto da un anno a questa parte. Il nostro sbocco è nell’edilizia e il problema è la carenza di mercato. Fino a quando non si costruiranno nuove case ai ritmi del 2005, non torneremo ai volumi di allora. Ma certi livelli di crescita non possono continuare e diventano difficili da sostenere».
 Giovanni Fassi - Amministratore delegato Fassi Gru

© RIPRODUZIONE RISERVATA