Accordo raggiunto tra Bpu e Popolare di Ancona Intanto vola l’utile netto di Banche Popolari Unite

Bpu Banca e Banca Popolare di Ancona hanno raggiunto un accordo per il definitivo componimento di un contenzioso derivante dall’impugnazione da parte di cinque soci di minoranza delle delibere che nel 1995 avevano portato all’acquisizione di Bpa da parte di Bpb-Cv (ora Bpu). L’intesa prevede il lancio di un’Opa sul capitale residuo di Bpa, pari al 5,3%, a 100 euro per azione, con un esborso di 130 milioni di euro. Lo si legge in una nota. Nell’ambito dell’accordo, rientra poi l’intesa per la cessione nel 2005 per 280 milioni della partecipazione del 99,9% di Carifano a Intesa Casse del Centro e a una società veicolo facente capo ai cinque soci che hanno impugnato le delibere (annunciata in una nota anche dal gruppo Intesa). La cessione di Carifano darà luogo a una plusvalenza per il gruppo Bpu pari a 110,7 milioni di euro. Il gruppo Bpu parteciperà alla costituzione di una Fondazione Marche, con un contributo finanziario di 15 milioni, da riconoscere in un periodo non inferiore ai 5 anni a valere sugli utili di Bpa e Bpu, ripartiti entro i limiti statutari e senza impatto sul conto economico. Il gruppo Bpu erogherà inoltre un massimo di 22,8 milioni di euro (già accantonato nel conto economico 2004) ai cinque soci di minoranza di Bpa, a fronte della rinuncia a tutto il contenzioso in essere.

Intanto, nel 2004, il gruppo Banche Popolari Unite ha registrato un utile netto di 290,1 milioni, in crescita del 45% rispetto al 2003. All’assemblea dei soci verrà proposto un dividendo pari a 0,67 euro per azione. Bpu Banca e Banca Popolare di Ancona hanno raggiunto un accordo per il componimento di un contenzioso riguardante cinque soci di minoranza. L’intesa prevede il lancio di un’Opa sul capitale residuo di Bpa, pari al 5,3%, a 100 euro per azione, con un esborso di 130 mln di euro.

(24/03/2005)

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