Aiuti al tessile: altri 87 addetti in cassa speciale

Ha toccato quota 464 il numero dei dipendenti, in 47 aziende della provincia, messi in cassa integrazione straordinaria con il decreto Maroni a sostegno delle imprese bergamasche del tessile. Il dato è aggiornato all’ultimo tavolo dell’Osservatorio che si è riunito ieri in Provincia. Alle 32 imprese artigianali che avevano già presentato domanda di cassa straordinaria tra ottobre e dicembre se ne sono aggiunte ieri altre undici (con 77 dipendenti, di cui 62 in cassa), che hanno portato così il totale a 43 imprese con 357 dipendenti in tutto, di cui 285 in cassa straordinaria.Ieri al tavolo è stata esaminata anche la richiesta di un’azienda artigianale, ma con oltre 15 addetti, che ha domandato la Cigs per 25 dei suoi 27 dipendenti. Con questa salgono a quattro le «grandi» aziende che sono ricorse alla cassa speciale: a queste imprese fanno capo 250 dipendenti di cui 179 in Cigs.

Intanto è stato superato l’ostacolo che aveva «congelato» i 5,98 milioni di euro destinati al tessile bergamasco. Il decreto attuativo necessario per erogare i fondi, infatti, è stato firmato. L’esame della Corte dei Conti e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale non dovrebbero richiedere tempi lunghi e quindi la liquidazione dei sussidi ai lavoratori non dovrebbe tardare. Le aziende che intendono presentare istanza per accedere alla Cigs possono rivolgersi alla segreteria dell’Osservatorio provinciale del tessile, negli uffici del settore Lavoro della Provincia in via Sora 4 a Bergamo.

Per informazioni, telefonare allo 035/387174 oppure mandare una mail a [email protected].

(29/01/2005)

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