Alzano, nel «cuore» della Pigna
la «Cittadella dell'energia»

Se ne discute da tempo, l'interesse continua a crescere ed oggi durante un workshop nello stabilimento Pigna di Alzano Lombardo, verrà finalmente svelato. Parliamo della «Cittadella dell'energia» nell'ambito del «Progetto FaSe».

Se ne discute da tempo, l'interesse continua a crescere ed oggi durante un workshop nello stabilimento Pigna di Alzano Lombardo, verrà finalmente svelato. Parliamo della «Cittadella dell'energia» nell'ambito del «Progetto FaSe»: iniziativa di quelle destinate a lasciare il segno se le premesse, che verranno illustrate da ideatori, progettisti e protagonisti del centro, troveranno conferma nei fatti.

L'idea nasce da Dedalo Esco, società bergamasca attiva nel campo del risparmio energetico, che ha portato avanti il progetto.

Quattro le fasi del progetto. La prima è la creazione di un «incubatore» per favorire lo sviluppo di nuove attività e delle conoscenze legate all'innovazione nel settore della eco-sostenibilità. La seconda fase sarà legata all'avvio di un «percorso didattico-informativo-formativo», per diffondere su largo raggio le conoscenze dell'eco-sostenibilità. Per far questo si utilizzerà un percorso attraverso i tre i luoghi della quotidianità: casa, lavoro, città e tre momenti cruciali della sostenibilità: fonti, tecnologia, applicazioni.

Terzo punto: l'assunzione, da parte di «Fase» di un ruolo propositivo per la formazione del sistema «comunità sostenibile valle Seriana», sviluppando progetti e attività in grado di accompagnare attività tradizionali della Valle verso le nuove attività della new economy: una sorta di impegnativo «travaso» di attività, legato naturalmente anche a programmi di formazione e riconversione del personale.

Infine l'aspetto più industriale: creare una sinergia tra le varie esperienze incubate, che anche grazie all'aiuto dei docenti universitari siano in grado di crescere diventando a tutti gli effetti delle nuove imprese legate al mondo dell'energia, in grado di competere sul mercato.

Per consentire questo passaggio, che è anche il più delicato, FaSe ha anche stanziato un fondo di garanzia (per ora un milione di euro) in grado di sostenere i primi passi delle loro attività. Un progetto ambizioso su cui l'intero territorio punta forte, dato che le cifre dell'intera operazione si avvicinano ai 30 milioni di euro, compresi i due milioni a cui l'amministrazione comunale di Alzano rinuncia optando nella destinazione urbanistica su un'area maggiormente produttiva anziché commerciale.

«FaSe» si insedierà nella parte storica dello stabilimento Pigna, circa ventimila metri quadri.

Leggi le due pagine che L'Eco in edicola sabato 13 novembre ha dedicato all'iniziativa

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