Aziende e pari opportunità
A Bergamo buone strategie

La promozione delle pari opportunità a Bergamo sembra non essere un fatto occasionale, ma si configura come una varietà di pratiche che compone una strategia di gestione aziendale.

La promozione delle pari opportunità a Bergamo sembra non essere un fatto occasionale, ma si configura come una varietà di pratiche che compone una strategia di gestione aziendale. Anche se c'è una resistenza culturale da superare. È una delle conclusioni dell'indagine commissionata da Confindustria Bergamo e realizzata con il supporto di Sfc-Sistemi formativi Confindustria, presentata ieri al convegno «La squadra vince se è mista».

L'indagine, di tipo qualitativo, ha coinvolto 45 aziende bergamasche, di cui 39 Pmi e 6 grandi imprese, tra le quali ne sono state individuate e analizzate nel dettaglio 11: Abb, Brembo, Cosberg, Lamiflex, Lartigianabottoni, Minifaber, Multiconsult, Pelletterie 2F,  Robur, Tenaris Dalmine, Vin Service. Nell'ambito della ricerca sono state raccolte 171 pratiche promosse dalle aziende campione, che vanno ad aggiungersi alle 554 registrate nello studio del 2009, classificate in 33 tipologie di azioni suddivise in 3 principali ambiti: le iniziative per riequilibrare la presenza femminile in azienda; le politiche «family friendly» e le iniziative di valorizzazione dei talenti.

«Oltre il 70% delle pratiche della Bergamasca riguarda iniziative family friendly – ha precisato Emanuela Mastropietro, ricercatrice Sfc, che ha illustrato i risultati con il presidente Sfc, Luigi Serra –, cioè la conciliazione dei tempi lavoro-famiglia, chiave strategica della presenza femminile in azienda».

Leggi di più su L'Eco in edicola martedì 12 aprile

© RIPRODUZIONE RISERVATA