Banca d’Italia, ripresa lombarda:c’è il rischio infrastrutture

I segnali della ripresa s’intravedono, anche se la prudenza è d’obbligo, perché è ancora presto per dire se sono strutturali o ciclici. E se alcuni dati sull’andamento dell’economia lombarda nel 2006, condensati nel rapporto della Banca d’Italia presentato ieri, sembrano confortare la prima ipotesi, dall’altra emergono ancora ritardi rispetto alle aree europee più sviluppate e nodi non risolti, a partire dalle infrastrutture, che potrebbero ostacolare il rilancio. Come ha spiegato il direttore centrale per la ricerca economica della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, «c’è il pericolo che la ripresa finisca imbottigliata sulla Milano-Brescia».

Proprio rispetto alle infrastrutture, il rapporto della Banca d’Italia evidenzia come nel 2006 non ci siano stati «progressi di entità rilevante» nei principali lavori stradali programmati in Lombardia, come la nuova autostrada Brebemi, la Pedemontana e la Tangenziale est esterna di Milano.

Per quanto riguarda i dati economici, si evidenzia un incremento del prodotto interno lordo regionale a ritmi superiori alla media nazionale, mentre è in linea l’aumento delle esportazioni. Il valore aggiunto dell’industria torna a crescere in modo significativo, dopo il calo dell’anno precedente, mentre nel settore delle costruzioni ristagna e quello dei servizi aumenta, anche se meno rispetto all’anno precedente.

(22/06/2007)

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