Banche, bene Ubi: passa lo «stress test»
Ok pure Intesa, Banco e Unicredit. Mps no

Passano l’esame quattro banche italiane su cinque: Intesa, Ubi, Banco Popolare e Unicredit. Manca l’en plein, perchè il risultato negativo di Mps non si può minimizzare (il peggiore dell’intero lotto delle 51 banche europee valutate).

Nel complesso gli istituti italiani superano con qualche affanno l’esame europeo, con l’istituto senese che potrebbe comunque migliorare la situazione a seguito dell’aumento di capitale da 5 milioni varato proprio ieri e che ha già ottenuto il via libera dalla Bce. In questo contesto Ubi registra un impatto di -277 punti base, uno dei più contenuti tra le banche europee prese in esame, arrivando a un Cet 1 ratio, principale indicatore di solidità patrimoniale, che scenderebbe all’8,85% nel 2018 nello scenario avverso, mentre nello scenario base salirebbe al 13,01%.

Ubi fa sapere che «al termine dell’esercizio di stress, i ratio patrimoniali del gruppo confermano la sua elevata resilienza a scenari macroeconomici particolarmente penalizzanti. I risultati comunicati sono stati sottoposti ad un accurato processo di «Quality Assurance» da parte di Bce, confermando l’estremo rigore del gruppo nella conduzione dell’esercizio e la qualità dei processi valutativi e dei modelli previsionali in uso da Ubi». Per le altre promosse, bene Intesa e Banco, mentre Unicredit, sul fronte dello scenario avverso, se la cava meno bene di Ubi.

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