Barcella: «Industria bergamasca da trasformare e qualificare»

«Bergamo crescerà più dell’Italia ma meno dell’Europa». È l’opinione del presidente dell’Unione industriali, Alberto Barcella, in un’intervista che L’Eco di Bergamo pubblica sabato 24 settembre. Quella che sta attraversando l’economia bergamasca è una fase di alternanza in cui a trimestri di crescita fanno seguito trimestri di flessione. Tuttavia la situazione complessiva non è preoccupante, e dal 2001 è sostanzialmente stabile.

Certo, i problemi non mancano. In particolare gli imprenditori bergamaschi subiscono molto la concorrenza dei paesi emergenti, perché operano in una provincia soprattutto manifatturiera, attiva nella subfornitura più che nei prodotti finiti.

La ricetta? Secondo il presidente dell’Unione industriali occorre «trasformare e qualificare quest’industria». «Ci vuole tempo – prosegue Barcella -, ma il primo passo è stato fatto con la dimensione internazionale assunta da diverse aziende. L’apertura di realtà produttive all’estero ha permesso di mantenere nel nostro territorio produzioni a maggior valore aggiunto e contenuto di conoscenza che altrimenti non avrebbero potuto proseguire».

(23/09/2005)

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