Bavaria, passo avanti su Pigna
Ma prima il piano di salvataggio

Giornata campale quella di mercoledì 16 per la Cartiere Paolo Pigna di Alzano Lombardo. In 24 ore, infatti, si sono concentrati tre eventi cruciali per il suo futuro.

In primis il deposito del piano industriale (la società ha presentato domanda di concordato preventivo in continuità aziendale il 23 settembre), ma anche una manifestazione di interesse messa nero su bianco e un incontro con i sindacati per discutere gli aspetti occupazionali. Proprio rispetto ai dipendenti (in tutto 160), l’obiettivo - condiviso - di azienda e sindacati è quello di raggiungere un accordo sugli ammortizzatori sociali entro il 31 dicembre per poter beneficiare delle norme (più vantaggiose) ante Jobs act. L’idea sarebbe quella di ricorrere ad un anno di cassa integrazione straordinaria per procedura concorsuale. Strumento che comunque non escluderebbe eventuali esuberi di personale.

La novità più rilevante è comunque il fatto che la tedesca Bavaria (che tra l’altro controlla Arti Grafiche Johnson, oggi Arti Group) ha avanzato una manifestazione di interesse formale per entrare nel capitale di Pigna (il fatturato consolidato di Bavaria si aggira sui 900 milioni di euro). Un passaggio, questo, subordinato prima all’ammissione e poi all’omologa del concordato. Nei prossimi giorni il Tribunale di Bergamo si dovrebbe pronunciare rispetto all’ammissione dell’azienda al concordato.

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