Bombassei attacca la Fiom all’assemblea di Federmeccanica

D’Amato: in Italia ci sono 11 mila megawatt da sbloccare e che devono partire in attesa di vincoli amministrativi

All’assemblea generale di Federmeccanica oggi a Milano, il presidente Alberto Bombassei,a proposito del protocollo del 23 luglio ’93 per la concertazione, ha dichiarato che ormai «esso mostra l’usura del tempo, non tanto negli obiettivi che restano validi, quanto negli strumenti atti a perseguirli». «Abbiamo assoluto bisogno - ha affermato il numero uno della Brembo - di riesaminare ed attualizzare gli assetti contrattuali che il protocollo ci ha consegnato, così come, alla luce delle recenti vicende, le parti sociali dovrebbero avere il coraggio e la determinazione di affrontare il tema del sistema e delle regole della rappresentanza».

Bombassei ha anche attaccato la Fiom sul rinnovo del contratto nazionale di categoria, accusandola di «essersi separata dalla realtà

e dal buon senso in nome di un radicalismo antagonista e di un massimalismo rivendicativo». Sulla concertazione è poi intervenuto anche il presidente di Confindustria Antonio D’Amato sostenendo che l’accordo del 23 luglio «fu l’ unico vero momento di concertazione, da allora in poi ci fu soltanto scambio consociativo». D’Amato ha poi parlato di pensioni invitando il Governo a proseguire sulla strada delle riforme, («l’importante è discuterne per trovare un accordo), aggiungendo che «Il black out dei giorni scorsi era prevedibile ma non necessario per far sì che il governo si decidesse a mettere la fiducia sul decreto Marzano per sbloccare la costruzione di nuove centrali».

(01/07/03)

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