Bpu approva il piano industriale Utile netto, 600 milioni nel 2006

Banche Popolari Unite - il gruppo nato dalla fusione della Banca Popolare Bergamo con Comindustria e Popolare Luino e Varese - conferma nel piano industriale 2003-2006, approvato dal Consiglio di amministrazione, gli obiettivi di un utile netto superiore a 600 milioni di euro nel 2006 e un Roe al 16%.

In un comunicato dell’istituto viene confermato che il piano prevede sinergie annue di costo e di ricavo, per complessivi 285 milioni di euro: 118 per maggiori ricavi, 167 per minori costi. Gli oneri di integrazione - che sempre secondo il comunicato sono da intendersi una tantum - sono stimati in circa 236 milioni per il 2003-2006 e per un totale di 293 milioni fino al 2009.

Un processo, quello di integrazione, che secondo la nota di Bpu è in linea con gli obiettivi, in anticipo rispetto alle previsioni.

La Borsa sembra approvare il piano industraile, e il titolo Bpu oggi è volato in alto: + 3.92% a 12.99 euro, anche perché il gruppo stima di centrare l’ obiettivo del 2003 di un dividendo pari a 0,67 euro. La conferma è venuta dall’ amministratore delegato, Giampiero Auletta Armenise.

Secondo Armenise nel primo semestre il risultato è stato superiore alle attese, e dovrebbe restare tale anche nella seconda parte dell’anno. Tenuto conto dell’aggregazione tra Comindustria e Popolare di Bergamo, il dividendo è in linea con quello di un euro distribuito lo scorso esercizio.

(01/10/2003)

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