Brembo pensa a nuove acquisizioni

«Non ci sono motivi per ritenere che i nostri conti di fine anno non siano in linea con il consensus del mercato, nonostante la crisi del settore dell’auto». Così ha detto Mauro Pessi, neo amministratore delegato di Brembo, spiegando che la forza dell’azienda è il posizionamento nella fascia alta dei prodotti automotive.«Valutiamo acquisizioni e non escludiamo di realizzarle già entro il 2008 – ha inoltre detto – abbiamo già in corso due valutazioni in Europa».Nei primi sei mesi del 2008 Brembo ha vantato una crescita significativa, con il fatturato passato a 567,9 milioni da 456,7 dello stesso periodo 2007. «Il terzo trimestre è andato bene, ma nel quarto ci potrebbero essere risvegli negativi date le difficoltà delle case auto – ha detto ancora il numero uno della società – d’altra parte Brembo è posizionata soprattutto nel segmento di lusso dell’automotive, quello che risente meno dell’impatto della crisi». Così Pessi, insediatosi nella poltrona di a.d. del gruppo bergamasco lo scorso luglio, si sente in grado di confermare che l’azienda vanterà numeri in crescita nella seconda metà dell’anno, sebbene a tassi inferiori a quelli del periodo gennaio-giugno.A prescindere dall’andamento del mercato, Brembo ha un piano di sviluppo che scommette su quattro direttrici. «In primis puntiamo sull’internazionalizzazione - ha dichiarato l’a.d. - per adesso l’80% del nostro fatturato è in Europa, ma guardiamo con interesse ai mercati emergenti. In secondo luogo vogliamo diversificare il prodotto, forti anche del fatto che le nuove normative europee e Usa imporranno prodotti innovativi. Terzo, studiamo joint venture e acquisizioni, e infine cerchiamo di rafforzarci sulla tecnologia».In tema di acquisizioni, Pessi ha detto: «da quando sono arrivato in azienda ho già analizzato almeno dieci dossier.La nostra azienda target può vantare un fatturato di 5 come di 30 milioni. Se si presentasse un’azienda da 100 milioni di giro d’affari, comunque, non la escludiamo a priori, ma analizziamo quanto vale». Di sicuro l’acquisizione non dovrà essere diluitiva, ha spiegato il manager, e dovrà portare nel gruppo una società complementare. La conditio sine qua non, inoltre, sarà quella di evitare un eccessivo indebitamento. Indebitamento che a fine giugno era pari a 330,2 milioni, «ma a fine anno scenderà attorno a 300 milioni», ha detto ancora Pessi. «L’attuale rapporto tra debito ed ebitda è di 2,1 - ha detto ancora l’a.d. - molto più basso di quello dei competitor, ma più elevato rispetto a quello storico di Brembo, azienda da sempre attenta a non ricorrere troppo alla leva. Non escludo che in futuro tale rapporto possa spingersi fino a 4, ma in tal caso l’operazione dovrà essere studiata attentamente».Sempre per le acquisizioni, il manager ha rivelato che sono in corso due valutazioni in Europa, ma che il gruppo tiene d’occhio anche le aree dell’America Latina (in particolare di Messico e Brasile) e dell’Asia.(09/10/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA