Cantieri Riva, per 50 dipendenti
un anno di cassa integrazione

Una cinquantina di esuberi (su un totale di 200 dipendenti tra operai ed impiegati) nello stabilimento della Cantieri Riva di Sarnico e altrettanti in quello di La Spezia. Dopo l’annuncio ufficializzato ai sindacati un paio di settimane fa da parte di Ferretti Group - a cui la casa produttrice di barche e yacht di lusso fa capo - di tagli per 50 milioni di euro nel piano industriale per il triennio 2010-2012, l’azienda ha iniziato lunedì, nel corso di un incontro svoltosi proprio nella sede di La Spezia, ad entrare nel dettaglio dei numeri.

«La situazione è difficile – ha spiegato al termine il segretario della Feneal Uil di Bergamo, Duilio Magno -, l’indebitamento è consistente e le prospettive di mercato sono, al momento, purtroppo tutt’altro che rosee».

Le organizzazioni sindacali di Uil, Cisl e Cgil, comunque, nel corso della riunione hanno sottoscritto unitariamente con Ferretti Group un accordo che permette di rinviare almeno di 12 mesi l’avvio di procedure di mobilità. L’intesa, infatti, prevede il ricorso, dall’11 gennaio 2010, alla cassa integrazione straordinaria per un anno sia a Sarnico che a La Spezia: «In questo periodo – ha dichiarato Magno - i lavoratori che lo vorranno potranno beneficiare di incentivi all’esodo, riguardo ai quali l’azienda ha già dato ampia disponibilità. Prima della fine della cigs, inoltre, torneremo ad incontrare i vertici del gruppo con periodicità in modo da monitorare la situazione e definire le modalità d’azione».

L’accordo, comunque, non fissa automatismi «anche se – ha precisato Magno – alla scadenza dei 12 mesi, secondo la proprietà, l’obiettivo dei tagli dovrà comunque essere raggiunto. Ferretti Group, infatti, stima che il calo della produzione proseguirà almeno fino al 2012, attestandosi su una riduzione annua intorno al 15%. Noi, comunque, seguiamo con attenzione la vertenza: il nostro obiettivo – ha concluso il segretario provinciale della Feneal – è quello di salvaguardare al massimo l’occupazione e di fare di tutto per evitare i licenziamenti».

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