Cave, il Tar dà ragione ai Comuni: restituire le aree gratuitamente

Cattive notizie per i cavatori: il Tar di Brescia ha dato ragione ai comuni di Solza, Calusco e Medolago. In sostanza gli operatori del settore devono rispettare l’accordo di programma sottoscritto il 17 marzo 1999 e aggiornato il 14 dicembre 2004 con la Provincia di Bergamo e il Parco Adda Nord, e cedere gratuitamente tutte le aree di cava di loro proprietà. In sostanza il Tar ha accolto il ricorso dei tre comuni, che chiedevano un pronunciamento sulla mancata cessione da parte dei cavatori delle aree già cavate ai Comuni. I cavatori hanno a disposizione 120 giorni dall’entrata in vigore del nuovo piano cave (cioè dal 10 luglio 2008) per effettuare la cessione gratuita dei terreni: si tratta di circa 440 mila metri quadrati, di cui 161 mila a Calusco, 94 mila a Solza e 183 mila a Medolago. Ai cavatori ora rimangono due scelte: eseguire la sentenza o fare ricorso al Consiglio di Stato. Secondo gli amministratori locali chiudere il contenzioso significa soprattutto ripartire con uno spirito diverso col nuovo piano cave che la Regione Lombardia ha appena approvato e che permette ai cavatori di proseguire l’attività estrattiva fino ad esaurimento dei 1.775.000 metri cubi oltre ai 500 mila metri cubi aggiunti dalla Regione Lombardia. La data di escavazione è fissata fino al 2010 ma è probabile un’ulteriore proroga. Tutti i dettagli su L’Eco di Bergamo del 15 ottobre(14/10/2008)

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