Cgil sfonda il muro dei 90.000 iscritti

Primato storico per la Cgil di Bergamo. La Camera del lavoro bergamasca ha sfondato il muro dei 90 mila iscritti. Nel 2004 erano stati 89 mila, nel 2003 86 mila, nel 2002 83 mila e nel 2001 80 mila: in quattro anni è passata da 80 a 90 mila iscritti. Tuttavia l’incremento nel 2005 è stato solo dell’1,1%», inferiore a quello del 2004 (più 2,6%), del 2003 (più 3,6%), del 2002 (più 3,6%) e del 2001 (più 2,2%). I motivi? «Nel periodo 2002-2004 - spiega Maurizio Laini segretario Cgil- abbiamo goduto degli effetti della regolarizzazione di 14 mila immigrati a Bergamo. Inoltre, nel 2005 si è registrata una riduzione delle persone che sono andate in pensione, un po’ per l’innalzamento dei requisiti per ottenere le pensioni di anzianità e un po’ per gli effetti del "bonus" che ha trattenuto diversi lavoratori. Per questo il nostro Sindacato pensionati, lo Spi, ha registrato nel 2005 un aumento limitato allo 0,2%, contro il 2,7 del 2004, il 2,3 del 2003 e il 3,5 del 2002». Nonostante questa frenata, il Sindacato pensionati resta la componente più forte all’interno della Cgil bergamasca: conta 45 mila 499 iscritti contro i 44 mila 290 delle categorie dei lavoratori attivi. Nell’ambito dei sindacati di categoria, i metalmeccanici della Fiom restano il più potente, con 9.820 iscritti, seguiti a ruota dagli edili della Fillea con 8.013 iscritti. Al terzo posto gli iscritti alla Funzione pubblica (sanità, enti locali, parastato) con 4.670 unità, poi la Filcams (commercio e servizi) con 3.704 e il Sindacato scuola con 3.597. Sempre più staccati i tessili della Filtea, con 3.137.

(06/02/2006)

© RIPRODUZIONE RISERVATA