Cinque per mille, soldi in ritardo
Ma arrivano i dati sulle preferenze 2006

Il Cinque per mille si fa desiderare. Infatti bisognerà attendere almeno fino a settembre per vedere qualcosa del contributo relativo alla dichiarazione dei redditi del 2006 (anno di imposta 2005). Non solo i fondi, ma anche i calcoli per la spartizione dei contributi sono fermi da mesi. L’Agenzia delle Entrate ha intanto pubblicato i primi dati sulle preferenze dei cittadini per ogni Ente o associazione. Gli euro sono ancora lontani, ma almeno, sulla base delle firme raccolte, si possono fare delle stime di massima.
Nell’anno del debutto, il Cinque per mille è stato in generale ben recepito dai cittadini, tanto che sei su dieci hanno fatto una scelta per la destinazione dei fondi. La maggioranza (quasi il 60%) ha optato per le Onlus, il 13% per la ricerca scientifica, un altro 13% per la ricerca sanitaria e i restanti per le attività sociali dei Comuni. Ci sono però anche molte preferenze che porteranno ad un nulla di fatto per le associazioni di riferimento: l’elenco degli enti no profit cui andranno i contributi è stato infatti sfoltito di 6.306 associazioni ritenute non valide per carenze inerenti le autocertificazioni. Tra le escluse spicca l’Ail, Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma che aveva ottenuto ben 121.726 scelte, seconda in classifica solo all’Associazione italiana per la ricerca sul cancro. E chi è stato giudicato valido dall’Agenzia delle Entrate deve ancora fare i conti con il tetto di spesa introdotto successivamente dal Governo. È stato stabilito infatti che potranno essere erogati contributi complessivi per un totale di 250 milioni di euro, anche se, secondo le stime del Sole 24 ore, l’ammontare della «torta» Cinque per mille è di ben 400 milioni di euro. Sulla decisione del tetto di spesa le principali Onlus italiane sono insorte, definendo inaccettabile una marcia indietro sulle regole del gioco a partita conclusa. La situazione paradossale in cui si trovano molte associazioni è quella di aver investito soldi in campagne di sensibilizzazione per il Cinque per mille e trovarsi ora senza alcuna certezza riguardo ai fondi che spettano a ciascun ente.
A Bergamo la situazione non è diversa rispetto al resto d’Italia. Tra i risultati eccellenti delle associazioni bergamasche c’è quello del Cesvi, diciassettesima (su più di 22 mila) tra le ong italiane con 10.408 preferenze raccolte. Altro risultato degno di nota è, per la categoria «Ricerca scientifica», quello dell’Istituto Mario Negri, che ha riscosso ben 14.369 preferenze, piazzandosi ottavo a livello nazionale tra i principali enti di ricerca.

(16/06/2007)

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