Coldiretti, va a ruba il latte a 32 centesimi

E nei prossimi mesi i produttori di bovini da carne potrebbero scendere in strada per offrire gratuitamente ai cittadini bistecche, braciole e costine

Per ora in piazza è arrivato solo il latte, ma tra poco potrebbero aggiungersi le grigliate di carne. Questa mattina i consumatori hanno preso d’assalto lo stand della Coldiretti in piazza della Libertà. In poche ore le 2000 bottiglie di prodotto a disposizione sono andate a ruba. Alle 11.30 le scorte erano già esaurite, con un’ora d’anticipo rispetto alla tabella di marcia. L’occasione era davvero ghiotta: acquistare un litro di latte fresco lombardo a 32 centesimi di euro. Mentre al supermercato o in negozio la stessa quantità viene venduta a 1,32 euro, con un rincaro del 300 per cento.

Il motivo della protesta dei produttori del latte sta proprio qui: nella sproporzione tra la quota corrisposta alla «stalla» (pari appunto a 32 centesimi) e il prezzo al consumo (1,32 euro). I fornitori di latte sono stati i primi a mobilitarsi, ma c’è un’altra categoria sul piede di guerra: quella dei produttori di bovini da carne, che annunciano agitazioni. Nei prossimi mesi potrebbero essere proprio loro a scendere in strada per offrire gratuitamente ai cittadini bistecche, braciole e costine.

La questione è la stessa, sia per la produzione del latte sia per quella della carne: l’abbassamento del prezzo corrisposto all’ingrosso, di contro ad un costante aumento dei prezzi al consumo. Nel caso del latte la quota percepita dagli allevatori è diminuita di 3 centesimi dall’anno scorso: nel 2002 il latte veniva pagato dall’industria di lavorazione 35 centesimi al litro, mentre nel 2003 la cifra è scesa a 32 centesimi. Una diminuzione che ha colpito anche i produttori di carne bovina, e in percentuale ancora maggiore: dal 1995 ad oggi il prezzo all’ingrosso è stato abbassato dal 10 al 15 per cento al chilogrammo, a seconda della varietà del capo di bestiame.

(18/10/03)

© RIPRODUZIONE RISERVATA