Crisi aziendali, chiesti 20 milioni

Bergamo: accordo tra le parti sociali sulla domanda da presentare al ministero Nel 2006 già impegnati 20 milioni per il tessile. Possibile estensione alla Donora

Bergamo chiederà al ministero del Lavoro altri 20 milioni di euro per i prossimi due anni per gestire le situazioni di crisi del territorio, nel tessile, ma anche in altri comparti industriali. Lo hanno deciso le parti sociali in un incontro all’assessorato provinciale al Lavoro. Si attende intanto l’incontro del 9 gennaio tra il ministro Maroni e i vertici della Candy per valutare se nel «pacchetto» debba rientrare anche il sostegno ai lavoratori della Donora di Cortenuova o si possano trovare soluzioni ad hoc. La richiesta di altri 20 milioni è derivata dal fatto che i 20 milioni già erogati per il tessile potrebbero non essere più sufficienti. Per il 2005 sono già stati impiegati 8,6 milioni di euro dei finanziamenti previsti (7 autorizzati dall’Osservatorio provinciale del tessile e 1,6 effettivamente già erogati), mentre il preventivo per il 2006 è di 15,8 milioni di euro. L’accordo tra le parti, che dovrebbe essere ratificato a inizio gennaio, è il presupposto per poter attingere alle disponibilità finanziarie. La legge Finanziaria prevede che i fondi per gli ammortizzatori sociali (come le «casse in deroga») messi a disposizione possano essere utilizzati anche per altri comparti oltre al tessile (come il comparto meccanico o quello del legno) e per iniziative mirate per il reimpiego dei lavoratori reduci da situazioni di crisi, come quelli del settore degli elettrodomestici.

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