Dichiarazione redditi, precompilata al via
Si spedisce da 2 maggio a 23 luglio

Si riparte con il 730.Circa 30 milioni di moduli, con oltre 1 miliardo di dati già inseriti dal fisco, sono da questo lunedì 16 aprile disponibili on line per i cittadini. Con molte novità. Per la prima volta sono inserite le spese sugli asili nido e c’è la possibilità di fare modifiche con una compilazione assistita sul web.

Parte ufficialmente la stagione della dichiarazione dei redditi. Da domani i cittadini potranno visualizzare via web i modelli predisposti dall’Agenzia delle Entrate, in collaborazione col partner tecnologico Sogei, nel quale troveranno, per la prima volta, anche il dettaglio di come sono state utilizzate dallo Stato le proprie imposte. Tra le altre novità, entrano nella precompilata 2018 le informazioni sugli asili nido e al contempo viene inaugurata la nuova funzionalità di compilazione assistita per rendere più semplice ogni operazione.

Da domani 30 milioni di contribuenti, o i soggetti delegati, potranno consultare online la propria dichiarazione. Nel dettaglio, l’Agenzia delle Entrate ha predisposto circa 20 milioni di modelli 730 e 10 milioni di modelli Redditi, corredati di tutte le informazioni inserite e non inserite e dalle relative fonti.

Il 730, poi, potrà essere modificato e inviato a partire dal 2 maggio e fino al 23 luglio. Anche il modello Redditi può essere modificato dal 2 maggio, ma può essere trasmesso dal 10 maggio al 31 ottobre.

Le novità
Dagli affitti brevi alla tassazione ridotta sul welfare aziendale, dallo sconto per i celiaci fino all’addio al «contributo di solidarietà» pagato dai contribuenti molto ricchi. Ecco le principali novità normative in arrivo per le dichiarazioni dei redditi 2018 per i redditi dei contribuenti. Cambiano infatti molte norme e l’avvio della precompilata è accompagnato, per la prima volta, anche dall’ operazione «consapevolezza fiscale» sull’utilizzo delle proprie tasse.

Chi accede alla propria pagina telematica del fisco scoprirà come le tasse pagate lo scorso anno sono state spacchettate tra le diverse voci del bilancio statale: quanto è andato alla sanità e quanto alla scuola, quanto alla previdenza e quanto a pagare il debito pubblico.

L’Agenzia delle Entrate - con l’ausilio della Sogei - preme sempre di più il pedale dei servizi telematici, ai quali si accede anche con la password telematica della Pa «Spid» I 30 milioni di dichiarazioni saranno sia modelli 730 (20 milioni) sia modelli redditi (10 milioni). Ma già si pensa ad superare le vecchie modalità di compilazione e invio, strutturando dichiarazioni «precompilate» anche per le partite Iva. Al momento l’agevolazione di quest’anno è la possibilità che i contribuenti avranno di avere una «guida telematica assistita»’ se si vogliono modificare e correggere i dati delle detrazioni fiscali, magari inserendo spese mediche che non sono state contabilizzare.

È questa la parte più complessa nella verifica e compilazione della dichiarazione.I contribuenti avranno comunque ancora del tempo per la dichiarazione: la modifica e l’invio del 730 sarà possibile dal 2 maggio e - da subito e non con modifiche come nel 2017 - fino al 23 luglio; per il modello Redditi, invece, modifiche dal 2 maggio, invio dal 10 dello stesso mese e fino al 31 ottobre. Ma chi non ha ancora la password si deve affrettare a richiederla, visto che una metà del codice viene spedita a domicilio e richiede tempo.Il cittadino che sceglie il «fai-da-te» fiscale non può inoltre prescindere dalle molte cose da sapere tra nuovi sconti e norme. Cambiano e aumentano, ad esempio, le percentuali del sisma-bonus e dell’ecobonus, diventando vantaggiose anche per i condomini. Cresce poi lo sconto delle spese per asili e l’iscrizione a scuole (private), ma anche la soglia della detrazione per i premi di risultato e i fringe benefit aziendali legati al welfare. Arrivano sconti per «cibi speciali» (ad esempio per i celiaci) e le nuove norme per gli affitti brevi, dalla possibilità di applicare la cedolare all’obbligo di ritenuta fatta dagli intermediari (anche se portali on line come Airbnb). Cambiano anche le norme sulla distanza necessaria per poter scontare l’affitto da parte di studenti universitari.

Ecco le info più importanti
AFFITTI BREVI, DA CEDOLARE A TASSA AIRBNB. Si estende agli affitti brevi sotto i 30 giorni la ’cedolare seccà, ma solo per i contratti dal primo giugno 2017. La dichiarazione dei redditi, poi, tiene conto dell’arrivo, sempre da giugno, della ritenuta del 21% che viene fatta dagli intermediari (anche quelli dei portali on line come Airbnb) sugli affitti brevi.
ECOBONUS: Rimane la detrazione 65%, sempre da applicare in 10 rate annuali. Lo sconto fiscale sale al 70% nel caso di interventi sull’involucro del palazzo e al 75% per quelli che migliorano la prestazione energetica superando alcuni standard.
WELFARE AZIENDE E PREMI RISULTATO: Sale da 2.000 a 3.000 euro il limite dei premi di risultato da assoggettare a tassazione agevolata. Il limite è innalzato a 4.000 euro se l’azienda coinvolge pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.
SPESE ASILI E SCUOLE PRIVATE: E’ aumentato a 717 euro la soglia per la detrazione al 19% delle spese sostenute per l’iscrizione a scuole d’infanzia, elementari,medie e superiori.
UNIVERSITA’ E DISTANZE: Il requisito della distanza di 100 chilometri, previsto per fruire della detrazione del 19 per cento dei canoni di locazione pagati dagli studenti universitari, vale anche se l’Università è situata all’interno della stessa provincia ed è ridotto a 50 chilometri per gli studenti residenti in zone montane o disagiate.
ALIMENTI «SPECIALI»: Sono detraibili le spese sostenute per l’acquisto di alimenti a fini medici speciali previsti da un’apposita tabella del ministero della Sanità, riguarda - ad esempio - i ciliaci. Esclusi di lattanti.
ADDIO CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’ SUI ’PAPERONI: Scompare il prelievo del 3%, il «contributo di solidarieta» introdotto dal governo Monti sui redditi superiori a 300 mila euro.
ART.BONUS: dal 27 dicembre 2017 l’art bonus si estende anche per le donazioni a istituzioni concertistico-orchestrali, a teatri nazionali e di rilevante interesse culturale, ai festival, ai centri di produzione teatrale e di danza.
5 PER MILLE: da quest’anno è possibile destinare una quota pari al cinque per mille della propria imposta sul reddito a sostegno degli enti gestori delle aree protette.

© RIPRODUZIONE RISERVATA