Esuberi alla Cartiere Pigna di Alzano apertura su alternative alla mobilità

Ci sono segnali di apertura sulla possibilità di percorrere strade alternative alla mobilità per risolvere i 35 esuberi dichiarati fra gli impiegati (in totale 120) dalla Cartiere Paolo Pigna per lo stabilimento di Alzano Lombardo. La disponibilità è emersa nell’incontro fra azienda e sindacati. Le ipotesi individuate sono ricorso al part-time, cassa integrazione straordinaria, operazioni di outplacement (ricollocamento del personale al di fuori dell’azienda) e assegnazione a mansioni diverse nell’ambito della produzione, ovvero passaggio dalla posizione di impiegato a quella di operaio. Le trattive riprenderanno tra due settimane.

Nella stessa giornatasi è svolto anche un incontro per la Rilecart, azienda metalmeccanica del gruppo. Qui gli esuberi, secondo le prime comunicazioni ufficiose ancora da formalizzare, dovrebbero essere una decina su una sessantina di dipendenti, da risolvere sempre con la mobilità. I sindacati hanno chiesto di unificare i tavoli delle trattative. Al momento non risulta, invece, alcuna procedura per la Icci di Tolmezzo, che pure in un primo tempo sembrava dover essere coinvolta nella riorganizzazione.

(15/04/2004)

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