Fiera del bestiame, giro d’affari milionario

Gli allevatori sono per lo più bergamaschi, ma non mancano aziende provenienti da altre realtà provinciali e persino due allevamenti stranieri, calati dalla Svizzera e dall’Austria. Per la tradizionale Fiera del bestiame di Sant’Alessandro è tutto pronto: la rassegna aprirà i battenti domani per concludersi domenica. L’inaugurazione è fissata per venerdì alle 15 nella Fiera Nuova di via Lunga (con chiusura alle 22); dopodomani, sabato 1° settembre, la Fiera sarà aperta dalle 9 alle 22, mentre domenica 2 settembre dalle 9 alle 20. L’ingresso è di 5 euro (per i bambini sotto i 12 anni 3 euro) più 2 di parcheggio.

La rassegna si muove a cavallo tra tradizione e innovazione, come ci tengono a precisare gli organizzatori, e cioè Bergamo Fiera Nuova e l’ente Fiera Promoberg. L’appuntamento consentirà di fare il punto sul settore agricolo, che vive momenti di fasi alterne (dalla positività di alcuni comparti alla preoccupazione per altri) e di costituire un momento privilegiato per la commercializzazione dei capi di bestiame.
Tra le fiere-mercato italiane, quella di Sant’Alessandro occupa un posto di primo piano. Si calcoli, infatti, che le transazioni di 530 capi di bestiame nell’edizione 2006 (praticamente pari al 98% del parco bestiame presente, tutte concluse nel corso della Fiera e sancite tra gli allevatori presenti secondo i canoni della tradizionale stretta di mano) costituiscono, con un giro d’affari stimato attorno al milione di euro, il dato saliente e il vero e proprio «core business» fieristico. Vi sono, infatti, altre importanti rassegne di bestiame in Italia che, però, si limitano all’esposizione o al concorso dei capi esposti senza, cioè, compravendita.

Un’altra delle caratteristiche della Fiera di Sant’Alessandro è la varietà espositiva: i visitatori, infatti, (che nel 2006 toccarono quota 24.600 con il picco di 18 mila nella sola giornata festiva) potranno sbizzarrirsi tra 168 espositori complessivi e 80 stand su una superficie espositiva di 26 mila metri quadrati; nell’area esterna, poi, sono state installate delle tensostrutture per complessivi 3.700 metri quadrati.
Non mancheranno, ovviamente, le selezioni che premieranno i migliori capi presenti, suddivisi per categorie: dalla «regina» della mostra alle primipare in lattazione, dagli animali da ristallo ai capi destinati alla macellazione e alla riproduzione.
Una ventina gli allevamenti presenti per un totale di 520 capi bovini, senza contare un nutrito numero di ovini ed equini.

Fra le realtà istituzionali presenti, spiccano il Comune e la Provincia di Bergamo che supportano l’evento, come dimostrano le iniziative delle Fattorie didattiche e dello Studio delle cartografie del parco agricolo, nonché il convegno sulle «Agrienergie».
La rassegna annovera poi presenze istituzionali come quelle di Cia e Unione Agricoltori che hanno significativamente incrementato le sezioni espositive. In un padiglione e in gran parte dell’area esterna faranno poi bella mostra di sé le ultime novità nel campo della meccanizzazione agricola: per i visitatori sarà possibile anche un viaggio ravvicinato nel mondo dell’orticoltura e della floricoltura, anche grazie all’allestimento di un mini-parco florobotanico realizzato dall’ Associazione florovivaisti e dalla Coldiretti di Bergamo. E non mancheranno i sapori e le prelibatezze dei prodotti della terra bergamasca: in programma degustazioni non stop.(30/08/2007)

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