Filtecher, i sindacati tentano la strada della cassa integrazione

Nell’incontro i sindacati hanno sottolineato la difficoltà di ricollocare in un mercato stretto dalla crisi, come è quello del tessile in questo momento, i lavoratori

Calo degli ordinativi e del fatturato e concorrenza sempre più aggressiva. Questi i motivi, illustrati ai sindacati, che hanno portato la Tessitura Filtecher di Palosco alla liquidazione volontaria e alla decisione di cessare l’attività. Al centro del confronto azienda-sindacati i 38 posti di lavoro che la crisi della Filtecher ha messo a rischio.

«Abbiamo chiesto alla società di verificare la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione speciale per crisi aziendale come alternativa alla messa in mobilità - spiegano Femca-Cisl e Filtea-Cgil di Bergamo -. Questa soluzione ci permetterebbe di trovare le soluzioni più idonee alla ricollocazione dei 31 operai e dei 7 impiegati. La Filtecher si è detta disponibile a verificare se questa strada sia percorribile e abbiamo concordato un nuovo incontro il 15 ottobre».

Nell’incontro i sindacati hanno sottolineato la difficoltà di ricollocare in un mercato stretto dalla crisi, come è quello del tessile in questo momento, i lavoratori: «Il problema è grave soprattutto per la mancanza di alternative occupazionali nella zona».

(6/10/2003)

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