Gandalf, il rilancio resta ancora in alto mare Due strade: nuovi soci o messa in liquidazione

Non è decollato, nel corso dell’assemblea degli azionisti di ieri, il salvataggio della compagnia aerea regionale Gandalf Airlines. Ma i giochi per il salvataggio, all’interno di un turbine di situazioni - non prive di polemiche - registratesi nel corso dell’assise, pare non siano del tutto chiusi anche se, a livello formale, ora il consiglio di amministrazione della compagnia aerea con base a Orio dovrà convocare un’assemblea straordinaria per la messa in liquidazione della società, con ogni probabilità intorno alla metà di novembre.

È infatti questo l’epilogo «dovuto» alla luce del mancato raggiungimento del quorum previsto (un quinto del capitale) per lo svolgimento dell’assemblea straordinaria convocata ieri in terza adunanza, che ha comunque registrato qualche colpo di scena: come quello dell’azionista Giuseppe Mazzullo, con una partecipazione diretta ed indiretta vicina al 4%, che ha lamentato la mancata risposta positiva da parte del consiglio di amministrazione ad una «proposta irrevocabile» proveniente da Torino avanzata da un gruppo di soci, egli stesso compreso, finalizzata alla «sottoscrizione del capitale inoptato per un importo massimo di 14,5 milioni di euro».

Ora il tutto si dovrebbe giocare nelle prossime settimane: a stringere i tempi ci sono infatti la scadenza tecnica della nuova assemblea degli azionisti che il consiglio di amministrazione dovrà convocare. Tante ipotesi sul tappeto, anche quella della messa in liquidazione. A margine dei lavori assembleari un azionista Gandalf ha pure ipotizzato la presenza di una terza operazione di salvataggio che potrebbe prendere corpo nei prossimi giorni. Stando alle voci raccolte, questa terza ipotesi starebbe prendendo forma nell’ambiente «turistico» svizzero.

Intanto anche oggi, come ieri, in Borsa Consob ha mantenuto la sospensione dalle contrattazioni dei titoli della compagnia.

(29/10/03)

© RIPRODUZIONE RISERVATA