Il carovita si raffredda, ma Bergamo resta leader

Bergamo si conferma leader d’Italia dell’inflazione nonostante il suo carovita dia segni di raffreddamento. Infatti - pur emergendo dalle prime anticipazioni fornite dall’Istat una variazione mensile dei prezzi pari a zero nella nostra provincia, così come registrato nelle altre dodici città campione - a casa nostra il tasso annuo d’inflazione rimane ben più alto rispetto alle altre località di rilevazione, attestandosi sul valore del 3,2% contro il 2,4% medio nazionale.

C’è da dire però, che, nonostante questo non esaltante primato, le cose vanno senz’altro meglio nella nostra provincia se confrontate con il dato dello scorso novembre, quando Bergamo registrò un aumento dell’inflazione intorno al 3,5% e la media delle città campione si aggirava sul 2,5%.

A livello nazionale la novità principale è costituita dal fatto che la variazione percentuale dei prezzi su base mensile risulta essere pari a zero, un evento che non si verificava da oltre due anni, esattamente dal settembre 2001. Il maggior incremento dei prezzi si è registrato a Bari (+ 0,2%), mentre il titolo di «città più virtuose» spetta a Perugia, Venezia e Firenze con una diminuzione mensile pari allo 0,1%.

(19/12/2003)

© RIPRODUZIONE RISERVATA