Iperdì, a breve la chiusura?
Chiesto l’intervento del Ministero

Nuovo capitolo della vicenda Iperdì, la catena di supermercati al centro di una crisi che sta comportando le chiusure di diversi punti vendita e che conta anche tre centri in provincia di Bergamo, nei quali lavora circa una cinquantina di persone.

Martedì in Federdistribuzione si sono incontrati azienda e sindacati, i quali allarmati dalle continue notizie di stampa che parlano di «smembramento attraverso la vendita di singoli supermercati senza alcuna garanzia dei livelli occupazionali», hanno chiesto nuovamente al Ministero dello Sviluppo Economico «di convocare urgentemente le parti al fine di evidenziare le innumerevoli difficoltà che i lavoratori sono costretti a affrontare, dovute principalmente alle mancate retribuzioni».

«Nell’incontro – riferisce Claudia Belotti, di Fisascat Cisl – è emerso che la logistica e le piattaforme purtroppo non sono di interesse per i compratori, e in queste realtà sarebbero coinvolti almeno 40 dipendenti. L’azienda, a breve, chiederà il concordato preventivo».

«Ad oggi sono in atto trattative per la vendita dei punti vendita di Gca: la trattativa in corso è per il 75 -80% dei centri. Vi sono circa quattro aziende interessate ..... entro pochi giorni si saprà quali punti vendita saranno interessati alla vendita. Purtroppo non hanno dato alcuna certezza per i punti restanti , né per il numero né per il futuro dei lavoratori. Entro fine mese erogheranno un altro acconto dello stipendio di luglio. L’azienda – conclude amaramente Belotti - ci riconvocherà ufficialmente appena avrà certezze: più facile che arrivi la comunicazione di chiusura dei negozi».

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