La Provincia: spiraglio per la Legler di Ponte

La questione Legler è approdata ieri in Consiglio provinciale con un’interpellanza della Margherita. In risposta, l’assessore provinciale al Lavoro Giuliano Capetti ha ricostruito la vicenda e ha indicato nell’affitto del ramo d’azienda la via per la salvaguardia dello stabilimento di Ponte San Pietro, che conta 480 lavoratori e, da questa settimana, ha dovuto ridurre del 40% l’attività, con un primo fermo lunedì e il secondo previsto per venerdì.

Capetti ha ricordato che già all’assemblea pubblica a Ponte San Pietro la Provincia aveva proposto «di trovare un imprenditore disponibile a subentrare a Legler nello stabilimento di Ponte con un contratto d’affitto del ramo d’azienda. Successivamente abbiamo tenuto aperti i contatti con i vertici del gruppo per approfondire gli aspetti tecnici di questa opportunità e possiamo dire che si è fatto avanti un imprenditore lombardo disponibile ad accettare questa modalità».

L’assessore ha accennato anche all’annuncio del ministero dello Sviluppo economico, seguito a un incontro fra il ministro Pierluigi Bersani e il presidente della Sardegna Renato Soru, di un possibile finanziamento di 10 milioni da Intesa San Paolo per il proseguimento dell’attività di Legler. «A tutt’oggi, però, - ha sottolineato Capetti - non risulta alcun atto ufficiale che concretizzi questa disponibilità. Nell’eventualità che nei prossimi giorni ci sia la conferma di questa disponibilità, si tratterà di vedere cosa farà la finanziaria sarda e cioè se darà seguito alla sua delibera per convertire parte del credito in capitale». La ricapitalizzazione era subordinata, infatti, a una serie di condizioni, fra cui appunto l’ottenimento di un finanziamento.

(07/03/2007)

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