La Rinascente chiude il negozio di Bergamo Trenta dipendenti scendono in sciopero

I lavoratori della Rinascente di Bergamo rispondono con uno sciopero, programmato per sabato 19 novembre, all’annuncio unilaterale diramato dell’azienda di chiudere entro il 2006. L’astensione dal lavoro, proclamata dalla FILCAMS-CGIL dopo un’assemblea con i circa 30 lavoratori impiegati nel punto vendita, sarà di tutta la giornata. Al mattino, dalle 9.30, è organizzato anche un presidio con volantinaggio.La notizia delle intenzioni di chiudere il grande magazzino di Bergamo era arrivata mercoledì scorso, 9 novembre, a Milano, durante la presentazione del piano di rilancio della Rinascente per i prossimi 7 anni, da parte dell’azienda, alla presenza dei rappresentanti sindacali. Lo stesso destino è stato prospettato anche per il negozio di Lodi.

L’ultimo sciopero dei dipendenti Rinascente a livello nazionale si era svolto il 1° ottobre contro la disdetta del contratto integrativo avvenuta in vista dello smembramento dei marchi commerciali UPIM e Rinascente.

«Siamo contro la chiusura - dice Aronne Mangili, che segue l’azienda per la FILCAMS-CGIL - soprattutto perché l’impressione che abbiamo avuto fin dall’inizio è stata quella di un mancato impegno reale per promuovere il punto vendita e attirare la clientela. Quello che ci preoccupa, naturalmente, è il destino dei lavoratori, quasi tutte donne. Non riusciamo a capire come sia possibile che, senza nemmeno un tentativo di rilancio, la Rinascente di Bergamo annunci la chiusura ad appena due anni dall’apertura, avvenuta il 5 novembre del 2003».

(15/11/2005)

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