«Berta», è arrivata l'intesa
per la «cassa» e gli arretrati

Finalmente, negli uffici della prefettura di Bergamo, è arrivata la svolta nella vicenda dei 49 lavoratori della Autotrasporti Fratelli Berta di Telgate, che dall'inizio dell'anno non percepiscono gli stipendi. Venerdì mattina infatti, davanti al prefetto Camillo Andreana, è stato siglato un accordo che prevede l'impegno dei liquidatori ad avviare «con effetto immediato ammortizzatori sociali quali procedure di mobilità e/o cassa integrazione».

Inoltre l'azienda, in liquidazione, «si impegna a corrispondere ai lavoratori anche in forma rateizzata i crediti da loro vantati in funzione del piano di liquidazione».

Infine, «qualora la liquidazione dell'attivo lo consentirà, la Berta si impegna a corrispondere già nel prossimo mese almeno la retribuzione di gennaio». All'incontro erano presenti Alberto Arzuffi in qualità di liquidatore unico della Berta srl in liquidazione, Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della Cgil, Cesare Beretta, segretario generale provinciale della Filt-Cgil, e le Rsa Goffredo Zappella e Angelo Vervari.

A questo punto, a seguito dell'accordo raggiunto in prefettura, i lavoratori hanno interrotto il presidio di protesta e ora attenderanno 30 giorni prima di avviare azioni legali e di riprendere quelle in corso. La Filt, attraverso l'Ufficio Vertenze della Cgil, infatti, si è attivata ormai da quasi un mese per richiedere l'istanza di fallimento al Tribunale di Bergamo.

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