Le imprese dell’Unioneal Parlamento europeo

Il «Parlamento europeo delle imprese» promosso dall’associazione delle Camere di commercio europee «Eurochambres» si riunirà per la prima volta martedì 14 ottobre a Bruxelles. Più di 600 imprenditori arriveranno da tutta Europa, ci sarà anche Bergamo, e sarà un’occasione per avvicinare il mondo delle aziende alle istituzioni dell’Unione.«Un’iniziativa valida e importante», sottolinea il presidente della Camera di commercio di Bergamo, Roberto Sestini. Anche perché oltre ai momenti di discussione, saranno raccolte con un questionario le indicazioni degli imprenditori sulla destinazione delle risorse europee nei piani fino al 2013 fra i diversi capitoli di spesa: dai temi della competitività, con tutto ciò che riguarda formazione, ricerca, innovazione ed energia, a quelli legati a più ampio raggio a sviluppo dei territori, infrastrutture, sicurezza, cooperazione, salute e politiche sociali. «Si parla di una cifra complessiva significativa, pari allo 0,96% del Pil (prodotto interno lordo) europeo - dice Sestini - ed è importante che si chieda il parere degli imprenditori che tramite le Camere di commercio hanno il polso della situazione».L’evento è organizzato per il 50° anniversario di Eurochambres, in collaborazione con le reti camerali nazionali. Anche Bergamo è coinvolta e sarà rappresentata dal vicepresidente della Camera di commercio, Ivan Rodeschini. «Le Camere di commercio hanno anche compiti diversi da Paese a Paese - dice Sestini -. Alla base però c’è sempre lo sviluppo economico. L’incontro sarà quindi un’occasione utile per conoscersi direttamente e scambiarsi notizie. Sono previsti interventi brevi per ogni Paese, ma sarà possibile cogliere spunti che si potranno poi approfondire per instaurare rapporti più stretti».Nel pomeriggio ci saranno tre sessioni di approfondimenti. Parteciperanno più di 600 rappresentanti sia del manifatturiero (49%) sia dei servizi (48%) e di tutte le dimensioni d’impresa, dalle micro (19%) alle grandi con più di 250 addetti (22%), passando per piccole (33%) e medie (26%). Gli imprenditori siederanno al posto dei deputati nell’emiciclo del Parlamento europeo a Bruxelles. Ad ascoltarli ci saranno rappresentanti sia del Parlamento, a partire dal presidente Hans-Gert Pöttering che aprirà l’evento, sia della Commissione europea. Il vicepresidente Günter Verheugen, commissario per l’industria, parteciperà al dibattito sulla «Creazione di un’Europa imprenditoriale». I commissari Charlie McCrevy (mercato interno) e Andris Piebalgs (energia) interverranno rispettivamente su «Fare affari senza barriere» e «Affrontare le sfide dell’energia e dell’ambiente». Sullo sfondo, ci sarà anche la valutazione degli effetti della crisi finanziaria sull’economia reale.«In un momento come questo, così pesante, credo che non si possa gravare ancora sulle imprese caricandole di costi ulteriori», commenta il presidente Sestini riferendosi al progetto europeo che punta a un’ulteriore riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2). «Avremmo un ulteriore appesantimento dei costi energetici - aggiunge -. E l’Europa è l’unica che si muove su questa strada, mentre il problema andrebbe affrontato da tutti, con sacrifici per tutti».Il taglio dei gas inquinanti sarà fra l’altro uno dei temi sottoposti al voto nella sessione relativa alle sfide energetiche. L’obiettivo europeo, detto «20-20-20», è arrivare al 2020 con il 20% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, il 20% in meno, rispetto al 1990, di emissioni di gas responsabili dell’effetto serra e il 20% in meno di consumi energetici.Nelle altre due sessioni si affronteranno anche temi che interessano in modo specifico le piccole e medie imprese, che evidenziano problemi comuni, emersi anche in una consultazione realizzata nei mesi scorsi, in occasione dell’Atto sulle piccole imprese (Small business act) varato dalla Commissione europea: al primo posto c’è il peso della burocrazia, seguito dalla difficoltà di accesso alle fonti finanziarie e dalle tasse. Anche su questi temi si voterà per dire, ad esempio, se la Commissione europea deve aiutare le Pmi a entrare in nuovi mercati. Sono previste tre risoluzioni per sessione: saranno le indicazioni del mondo delle imprese all’Europa.(12/10/2008)

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