Linificio, 102 esuberi

La concorrenza cinese provoca i tagli a Villa d’Almè

Ancora un’azienda costretta a ridimensionarsi sul suolo italiano a causa della concorrenza cinese: ieri la dirigenza del Linificio e Canapificio Nazionale, che fa capo al gruppo Marzotto, ha annunciato una serie di esuberi sia per quanto riguarda lo stabilimento di Villa d’Almè sia per quello di Fossalta a Portogruaro. Sono 102 i lavoratori in eccedenza a Villa d’Almè sui 232 in organico.

Tra loro sono però anche conteggiati i 68 che attualmente utilizzano il contratto di solidarietà che scade al 31 dicembre e che era già stato prolungato dal 2005: sono quindi 34 le nuove posizioni a rischio.

«La dirigenza ci ha spiegato che la concorrenza cinese – dichiarano i sindacati – ha messo ulteriormente a rischio le quote di mercato del Linificio, soprattutto per alcune tipologie di filato. Per questo si è resa necessaria una riorganizzazione».

«Siamo disponibili – spiega comunque Alberto Paccanelli, amministratore delegato del Linificio – a studiare con il sindacato tutte le possibilità per ridurre l’impatto sociale».

(14/10/2006)

© RIPRODUZIONE RISERVATA