Linificio, 700 le firme raccolte

Sono più di 700 le firme raccolte per chiedere più garanzie per il prosieguo dell’attività industriale del Linificio e Canapificio Nazionale di Villa d’Almè: la sottoscrizione della petizione è partita domenica ed è proseguita questa mattina. È stata promossa dai residenti del paese per sollecitare i vertici della storica azienda, in crisi da mesi. Gli organizzatori precisano che la richiesta è quella di mantenere in vita l’attività produttiva, mentre agli enti locali viene chiesto di supportare i lavoratori in esubero per un possibile ricollocamento.

La raccolta di firme arriva dopo un accordo firmato con i sindacati che prevede un anno di cassa integrazione straordinaria, incentivi per coloro che decideranno di lasciare il posto anzitempo e l’intervento di una società di ricollocamento che dovrà trovare una nuova occupazione al maggior numero possibile di lavoratori in esubero, in collaborazione con la Provincia.

Sono a rischio 165 lavoratori, 130 nello stabilimento di Villa d’Almè - su un totale di 200 - e 35, cioè tutti gli addetti alla produzione, in quello di Fara Gera d’Adda, già chiuso.

(08/01/2008)

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