Markas, pulizie al nuovo ospedale
Salvi i 18 posti di lavoro a rischio

Markas, pulizie al nuovo ospedale: salvi i 18 posti di lavoro a rischio al Papa Giovanni XXIII. La Cgil: «L'ospedale perfezionerà per iscritto nei prossimi giorni i nuovi affidamenti. Con Markas l'8 marzo la firma sull'accordo che chiude il confronto sulla mobilità».

«L'annuncio dei 18 esuberi era arrivato il 23 gennaio scorso e riguardava lavoratori a tempo pieno e assunti a tempo indeterminato, impiegati nella consegna dei farmaci e nello smaltimento dei rifiuti nel vecchio ospedale: giovedì scorso, 28 febbraio, la Direzione Sanitaria del nuovo Papa Giovanni XXIII si è invece impegnata a trovare loro altre occupazioni. Si conclude così, almeno per ora, la vicenda degli esuberi dell'impresa multiservizi Markas Service srl, che si è aggiudicata l'appalto delle pulizie all'interno del nuovo ospedale cittadino».

«"Durante lo svolgimento delle assemblee, la scorsa settimana, a seguito delle pressioni che abbiamo esercitato sia nei confronti di Markas ma soprattutto nei confronti della Direzione Sanitaria dell'ospedale, è arrivato l'impegno a salvare questi posti - ha spiegato Anna Bertoli della Filcams-Cgil di Bergamo -. Formalmente l'ospedale perfezionerà per iscritto nei prossimi giorni i nuovi affidamenti. Con Markas, poi, l'8 marzo, sigleremo l'accordo che chiude il confronto sulla procedura di mobilità aperta a gennaio"».

«Per Markas lavorano nel nuovo ospedale di Bergamo 225 persone, soprattutto donne. "Proprio in merito alla questione degli esuberi, il 19 febbraio avevamo proclamato uno stato di agitazione - continua Bertoli -. Infatti, nonostante le rassicurazioni, continuavano a mancare certezze sulla tenuta occupazionale a partire dal 1° marzo. Con l'impegno ottenuto dalla Direzione Sanitaria, ora, 6 lavoratori si occuperanno di smaltimento rifiuti, 2 di facchinaggio e traslochi, 3 saranno impiegati ad eseguire risanamenti, 3 continueranno ad occuparsi dello smaltimento dei rifiuti nel vecchio ospedale e altri 4 verranno impiegati nelle pulizie delle aree esterne"».

«"Dunque per 11 lavoratori si tratta di sistemazione in via definitiva, mentre per gli altri si tratta di un'occupazione che durerà qualche mese. Vista la situazione di partenza siamo ovviamente soddisfatti anche se la soluzione trovata almeno per 7 persone non si configura come definitiva: resteremo impegnati fino a quando i posti di lavoro saranno garantiti a tutti"».

Cgil Bergamo

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