Massiah: «Ubi principe azzurro con Bpm Peccato, poteva essere gruppo solido»

Il vero responso del mercato al nuovo piano di Ubi Banca arriverà al termine del roadshow che partirà nei prossimi giorni e che toccherà Londra e gli Stati Uniti.

Lo ha sottolineato il ceo Victor Massiah a margine dei lavori della decima conferenza di organizzazione della Fabi. «La prossima settimana partirà il roadshow a Londra e negli Stati Uniti - ha detto -, quindi vedremo le prime vere reazioni degli investitori. Quindi direi che entro la fine del mese avremo l’idea del giudizio definitivo sul nostro piano al 2019». «I nostri obiettivi sono stato definiti coraggiosi dagli analisti. Se realizzati saranno la dimostrazione che siamo una banca solida anche stando da soli».

«La Bce non ci ha chiesto il piano, non ci ha fatto pressioni, abbiamo fatto da soli». È la risposta di Massiah rispondendo a una domanda sul ruolo della Bce nella riorganizzazione societaria. «Non abbiamo alcun obbligo di fare fusioni, siamo qui per creare valore». Così Massiah sul quesito relativo a eventuali aggregazioni. Massiah è tornato inoltre sulle avances dei mesi scorsi verso Bpm che poi ha optato per una alleanza con il Banco Popolare. «Abbiamo fatto la corte come i principi azzurri. Mi spiace perché si era creata una situazione per avere una banca più solida».

Sull’andamento delle banche in Borsa finite nel mirino delle vendite dopo la Brexit, Massiah ha rilevato: «Spero che si passi dall’isteria a un minimo di ragionevolezza. O si ipotizza un break up dell’Europa, e allora sarebbe un disastro per tutti e non solo pr le banche italiane, oppure fatico a collegare Brexit con le banche italiane. Lo spread sta reggendo e oggi ci sono state anche aste eccellenti».

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