Meccanici e tessili lanciano l’allarme: val Seriana in crisi

Fim e Femca: via al confronto sindacati-territorio «Serve un nuovo progetto di sviluppo industriale»

A un mese dalla conferenza sull’occupazione, i metalmeccanici e i tessili della Cisl, principali categorie industriali del sindacato, rilanciano la necessità di un confronto sui cambiamenti del manifatturiero, con l’attenzione centrata sulla Val Seriana. La richiesta di Fim e Femca si rivolge in prima battuta a Cgil, Cisl e Uil e chiama in causa istituzioni e imprenditori.Il dato di partenza sono le centinaia di lavoratori interessati dagli ammortizzatori sociali nei due comparti: «Fim e Femca denunciano con forza una situazione economica e produttiva in Val Seriana in forte peggioramento sul fronte delle prospettive industriali e occupazionali». A sollevare la questione sono i due segretari generali provinciali, Ferdinando Uliano e Francesco Corna. «Nel corso degli ultimi 12 mesi - aggiungono - i settori del meccanotessile e della lavorazione del tessuto sono fortemente investiti da una crisi di settore e da forti processi di delocalizzazione delle produzioni». Il territorio seriano è legato a doppio filo a tessile e meccanotessile e «segnali di cedimento rischiano - per Uliano e Corna - di mettere in crisi l’intero tessuto sociale della zona. C’è un tessuto industriale diffuso, ma le numerose crisi di grosse realtà produttive lo stanno mettendo in seria difficoltà.Tutti i dettagli su L’Eco del 19 giugno(19/06/2008)

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