Metalmeccanici: Cgil in sciopero
«Non è la Fiom a violare le regole»

«Non è la Fiom a violare le regole in vigore, ma Federmecannica, che non ha nemmeno voluto aprire una discussione». Così Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom-Cgil, intervenuto alla biblioteca comunale di Seriate in occasione del consiglio generale della Fiom, in riferimento allo sciopero di otto ore indetto dalle tute blu della Cgil il 9 ottobre in seguito alla rottura al tavolo contrattuale.

La protesta viola la moratoria sugli scioperi prevista dal contratto nazionale dei metalmeccanici e dall’accordo del luglio ’93, che prevede che nei primi tre mesi di discussione della piattaforma per il rinnovo del contratto di lavoro nessuna delle parti conduca iniziative unilaterali.

Pena lo slittamento di tre mesi rispetto alla firma del contratto dell’indennità di vacanza contrattuale, ovvero un’indennità pari al 30% del tasso di inflazione programmato che i lavoratori si ritrovano in busta paga quando il contratto nazionale di una determinata categoria è scaduto da tre mesi o dopo che manchi l’accordo fra le parti.

Secondo Landini, che imputa la «colpa» della rottura a Federmeccanica, dovranno essere le aziende ad anticipare di tre mesi l’indennità di vacanza contrattuale e non i lavoratori a riceverla con tre mesi di posticipo.

Landini, di fronte a un centinaio di tute blu bergamasche, ha illustrato quelle che sono le rivendicazioni della Fiom: «Sospendere l’accordo separato sul modello contrattuale, bloccare i licenziamenti, detassare gli aumenti contrattuali trovando una soluzione transitoria per i prossimi due anni e estendere gli ammortizzatori sociali a tutte le forme di lavoro».


Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 17 settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA