Migliorate le offerte per rilevare la Cartiera Cima

Sono state depositate in Tribunale a Bergamo le due offerte per rilevare la Cartiera Cima di San Giovanni Bianco in concordato. Sia la Ermes, che fa capo a un gruppo di tre manager appoggiati dalla finanziaria vicentina Palladio Spa, sia la Nextape, controllata dal gruppo canadese Tembec, hanno indicato una cifra attorno ai 15 milioni di euro (la differenza tra l’una e l’altra, a vantaggio comunque della Nextape, è minima) e migliorato l’offerta iniziale.

Entrambe, poi, nel piano presentato al Tribunale tramite il commissario giudiziale Massimo Gelmini, hanno confermato un’alta percentuale di ricollocamento dei circa 150 lavoratori attualmente in cassa integrazione straordinaria.

Ora la decisione tocca al giudice: sarà infatti Alfani, dopo un accurato esame delle offerte, a verificare quale procedura è più opportuno seguire. Il criterio economico, visto che la differenza della somma offerta per prendere prima in affitto e poi acquisire la Cima è minima, e quello occupazionale non sono gli unici da tenere in considerazione: ci sono infatti una serie di dettagli tecnici che potrebbero far optare per l’una o l’altra offerta. Se alla fine di questa verifica non emergerà una particolare convenienza per la Cima di una delle due proposte il giudice potrebbe indire una gara. L’obiettivo, comunque, resta la ripresa produttiva della Cima per la metà di novembre.

(30/10/2003)

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