Mobilità per 18 alla Mazzini Ici di Zingonia

Avviata la procedura, i lavoratori incrociano le braccia. Lunedì incontro tra azienda e sindacato

«Una decisione improvvisa e inaspettata». Così Giovanna Roncelli, sindacalista della Fiom-Cgil di Bergamo, commenta la decisione dei vertici aziendali della Mazzini Ici di Zingonia di ridurre l’organico dello stabilimento di Zingonia (comune di Ciserano).

Nella società specializzata nella progettazione di impianti di condizionamento per macchinari utilizzati nell’industria tessile lavorano oggi 42 lavoratori, dopo che nel 2004 la proprietà (la famiglia Mandelli) aveva chiesto la messa in mobilità di 18 persone (si sarebbe poi raggiunto l’accordo su 12 lavoratori, ma nel frattempo qualcuno si era dimesso).

Da Confindustria Bergamo è arrivata lunedì una telefonata ai sindacati per preannunciare la volontà dell’azienda di ridimensionare il personale di 18 unità, portando così l’organico a 24 dipendenti a causa di difficoltà incontrate sul mercato.

«Una decisione che ci ha sorpreso - continua Roncelli - perché non avevamo avuto alcuna avvisaglia. Tra l’altro la Mazzini Ici aveva recentemente rilevato la Ferman di Lecco reduce dal fallimento e quindi questa acquisizione dimostrava una certa vitalità della società e non lasciava presagire nessuna riduzione del personale o nulla di negativo. Inoltre, ci eravamo incontrati prima di Natale con i Mandelli per discutere la possibilità di reintrodurre il contratto aziendale di secondo livello scaduto nel 2004. E anche in questo caso non abbiamo avuto nessun segnale su una possibile situazione di difficoltà».

Il sindacato, a questo punto, ha chiesto un incontro con la proprietà ma la risposta è stata la comunicazione ufficiale della apertura della procedura di mobilità per 18 lavoratori.

(18/01/2007)

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