Nozza (Uil): soddisfatto del summit
ma preoccupato per il futuro

«Soddisfatto» perché, in Regione Lombardia, la politica e le istituzioni «hanno fatto quadrato in difesa dello stabilimento Indesit di Brembate Sopra». «Preoccupato» perché i toni della trattativa si comprenderanno fino in fondo soltanto giovedì, ad Ancona, quando i vertici della multinazionale degli elettrodomestici e le parti sociali si siederanno intorno a un tavolo per discutere del piano industriale approvato la scorsa settimana dal consiglio di amministrazione dell'azienda.

È questo il doppio sentimento espresso dal segretario provinciale della Uilm Uil, Angelo Nozza, al termine del vertice istituzionale convocato  al Pirellone dall'assessore al Lavoro, Gianni Rossoni.

«Abbiamo assistito – ha dichiarato al termine Nozza – a un confronto nel quale i rappresentanti politici hanno saputo fare squadra, ribadendo a una sola voce che la prospettiva di chiudere Brembate, dove lavorano 430 persone, è inaccettabile. Questo ci dà la forza di presentarci al tavolo delle trattative con il sostegno degli enti locali e, quindi, di tutto il territorio».

Nel corso della discussione, tuttavia, ai rappresentanti della Indesit, che hanno ribadito le ragioni della crisi e quindi della scelta di cessare l'attività nella Bergamasca, è stato ribadito che «il modo scelto per comunicare i contenuti del piano è stato del tutto inappropriato. A Bergamo – ha aggiunto Nozza – non siamo abituati in questo modo e nessuno deve pensare che siamo la periferia dell'impero. Tali modalità peseranno come un macigno nel prosieguo della trattativa che, ad Ancona, ci auguriamo sia quantomeno vera e quindi apra alla possibilità di modificare il percorso tracciato altrimenti non capiremmo neppure di che trattativa si tratta».

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