Olio, in Bergamascasi annuncia una buona stagione

Buona stagione per l’olio in Bergamasca. A poche settimane dalle operazioni di raccolta e spremitura delle olive è già possibile formulare le prime stime riguardanti gli oltre 132 ettari di superficie coltivati a ulivo.L’assessore provinciale all’Agricoltura Caccia e Pesca, Luigi Pisoni, precisa che per le olive bergamasche si può prevedere una soddisfacente produzione. «Più che dal punto di vista quantitativo, con produzioni che sembrano comunque attestarsi al di sopra di quelle dell’annata precedente, da sottolineare è il livello qualitativo che, per la stagione 2008, sembra prevedere oli di elevatissimo pregio».  Le operazioni di raccolta inizieranno, se le condizioni meteorologiche rimarranno stabili, verso la fine di ottobre nell’area del lago d’Iseo e nella zona collinare estesa tra Scanzorosciate, Torre de’ Roveri, Chiuduno, Carobbio degli Angeli e Cenate.Si effettuerà la tradizionale raccolta a mano che caratterizza in senso positivo l’alto standard qualitativo dell’olio bergamasco, la cui produzione si sta attestando su ottimi livelli sia sotto il profilo organolettico che quantitativo. «Allo stato attuale delle cose - continua l’assessore Luigi Pisoni - tempo permettendo, non ci sono fattori che possano far presagire problemi sulle produzioni, che quest’anno stimiamo possano arrivare potenzialmente ai 300 quintali di olio».Quest’anno da segnalare, come aspetto negativo, i danni causati dalle grandinate, con conseguente perdita di prodotto, soprattutto nella zona del Sebino in cui si sono verificati cali di produzione sino al 30%. Da evidenziare invece incrementi, con punte stimate in oltre il 20% della produzione rispetto alla passata stagione, per alcuni produttori della zona di Scanzo, che risulterebbe non essere stata particolarmente danneggiata dalla grandine.Le olive bergamasche si dividono per la molitura tra i frantoi localizzati sulla sponda bresciana del lago d’Iseo e il frantoio tutto bergamasco di Scanzorosciate operativo dal 2005. «Il nostro - conclude l’assessore Pisoni - è un prodotto di nicchia che ha già raccolto affermazioni e riconoscimenti a livello nazionale grazie alle sue eccelse qualità. L’olio extravergine di oliva DOP Laghi Lombardi presenta standard molto elevati sia sotto il profilo organolettico che gustativo».Accanto alla valenza economica della produzione, è importante l’impatto ambientale positivo che tale produzione porta. La consistenza numerica delle piante di ulivo, che ammonta a circa 50.000 unità contribuisce a dare prestigio al territorio sotto il profilo paesaggistico e, nel contempo, favorisce lo sviluppo dell’immagine turistica di larga parte della nostra provincia.(14/10/2008)

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