Oltre 80 mila bergamaschi in attesa del rinnovo del contrato di lavoro

Sono circa 84 mila sono bergamaschi in attesa del rinnovo dei contratti di lavoro, sui 5 milioni di lavoratori italiani. L’attesa, per tutti, è quella di vedere finalmente siglata la nuova intesa nazionale nei rispettivi settori dopo che, a diversi mesi dalla scadenza del contratto nazionale, non è ancora stato raggiunto un accordo.

Il rinnovo dei contratti riguarda in particolare i seguenti settori:

Pubblico Impiego

- comparto pubblico (amministrazioni centrali ma anche enti locali e sanità), contratti scaduti il 31 dicembre 2003. Nella Bergamasca riguarda circa 37 mila dipendenti, la richiesta è un aumento salariale di circa l’8%. Il Governo è disponibile per il 3,6%.

Commercio - il contratto, scaduto a fine 2002, riguarda circa 1,5 milioni di lavoratori (40 mila a Bergamo). La trattativa proseguirà lunedì e giovedì prossimi e al momento le distanze sono tra i 130 euro richiesti dai sindacati (oltre a 14 euro già erogati e 10 di assistenza sanitaria integrativa) e i 115 proposti dalle aziende.

Banche - mercoledì l’Abi e Fisac-Cgil, Fiba-Cisl, Uilca e Falcri hanno raggiunto un accordo sulla responsabilità sociale delle imprese. Il confronto sulla parte economica e normativa è fissato per venerdì e per il 2 luglio. La richiesta sindacale è di 185 euro di aumento medio mensile a regime oltre alla riduzione di orario di mezz’ora alla settimana. Si sono invece interrotte le trattative sul secondo tavolo (quello con Fabi, Sinfub e Dircredito). Il contratto che riguarda circa 300.000 lavoratori (6 mila in Bergamasca) è scaduto alla fine del 2001 per la parte normativa e alla fine del 2003 per quella economica.

Trasporto locale

- per il contratto scaduto alla fine del 2003 i sindacati hanno presentato una piattaforma per un aumento salariale di 131 euro medi a regime. L’accordo attuale che riguarda circa 100.000 lavoratori (mille a Bergamo) era stato rinnovato solo alla vigilia di Natale dell’anno scorso con quasi due anni di ritardo. I sindacati unitariamente hanno proclamato uno sciopero per martedì 6 luglio.

(19/06/2004)

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