Orari flessibili, aiuti per i bimbi
61 accordi in Lombardia per il welfare

C’è il contributo allo studio per i figli e i più classici permessi retribuiti: un mix di soluzioni per agevolare il lavoro dei dipendenti nelle imprese. Lo studio dell’Osservatorio della Cisl Lombardia sulla conciliazione tra i tempi di lavoro e i tempi di vita cita 61 accordi in materia.

C’è il contributo allo studio per i figli e i più classici permessi retribuiti: un mix di soluzioni per agevolare - e cercare di migliorare - il lavoro dei dipendenti nelle imprese. Lo studio dell’Osservatorio della contrattazione della Cisl Lombardia sulla conciliazione tra i tempi di lavoro e i tempi di vita cita 61 accordi in materia firmati nel 2013 (fatta eccezione per tre), che si vanno ad aggiungere ai 173 raggiunti nei tre anni precedenti.

Le intese sono trasversali ai diversi settori: si va dalla metalmeccanica (25 accordi raggiunti), al commercio e terziario (12), al tessile e chimico (10), giusto per citare i comparti dove si sono stretti più accordi. In termini di contenuti, a fare la parte del leone sono l’integrazione del salario o l’anticipo del Tfr (40), i permessi retribuiti (19), la flessibilità in entrata e in uscita (11) e il part-time (10).

Facciamo una carrellata di quelle che sono le intese all’insegna del welfare siglate nella nostra provincia. Alla Carvico il contratto integrativo aziendale è stato rinnovato a novembre dell’anno scorso e sono stati inseriti vecchi accordi in materia di conciliazione dei tempi. «Ad esempio per i nostri impiegati - spiega Nadia Barelli, responsabile del personale - c’è la possibilità di entrare in azienda dalle 8.30 alle 9, recuperando nel pomeriggio. E la pausa pranzo è “allungata”, nel senso che va dalle 12.30 alle 14. Sono soluzioni pensate in particolare per le dipendenti madri, che così hanno la possibilità di accompagnare i figli a scuola e di andarli a prendere all’ora di pranzo». Sul côté economico, invece, l’azienda specializzata in tessuti indemagliabili elasticizzati, in caso di visita medica legata alla medicina del lavoro offre un rimborso di 25 euro (sia a impiegati sia a operai) e, sul versante carburante, mette a disposizione un contributo annuo che oscilla fra gli 80 e i 100 euro.

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