Parmalat, resta il marchio Lactis

Si chiamerà ancora Parmalat Spa la new company che svolgerà la funzione di «assuntore». In altre parole, assorbirà l’attivo e il passivo di tutte le 16 società in amministrazione straordinaria ammesse alla proposta di concordato con i creditori, società che dovranno così scomparire, poiché tutte le loro attività faranno capo alla nuova Parmalat. Fra queste realtà, c’è anche la Lactis di Albano S. Alessandro.

Lo scioglimento delle società, che avverrà secondo modalità ancora da definire, è una questione amministrativa che non comporterà variazioni a livello operativo per i singoli stabilimenti e i loro dipendenti. Così come non cambierà nulla per i marchi, Lactis compreso, che continueranno a stare sul mercato e a creare valore aggiunto.

Mentre si aspetta a giorni il giudizio definitivo del ministro delle Attività produttive Antonio Marzano sul piano di risanamento presentato dal commissario Enrico Bondi, ieri sul sito della Parmalat è stata pubblicata la bozza di Statuto della nuova società. Oltre al nome e alla sede, che sarà sempre Collecchio, il documento stabilisce che la nuova Parmalat potrà operare all’estero e avrà durata fino al 31 dicembre 2050, con possibilità di proroga. Si fissano inoltre i criteri per la nomina dei consiglieri d’amministrazione: sei su undici dovranno essere indipendenti.

(22/06/2004)

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