Pigna, chiesto il concordato in bianco
Per i sindacati un fulmine a ciel sereno

La Cartiere Paolo Pigna di Alzano Lombardo ha presentato domanda di preconcordato in continuità aziendale. La richiesta è stata depositata venerdì 25 settembre al Tribunale di Bergamo e l’azienda è pronta a presentare un piano entro dicembre (il commissario giudiziale è Carlo Pagliughi).

Sembra che alla base della decisione della società - che ha colto di sorpresa i sindacati - ci sia il fatto che un primario gruppo bancario italiano abbia chiuso gli affidamenti all’azienda bergamasca. La Cartiere Paolo Pigna - di cui è amministratore unico Giorgio Jannone - sarebbe orientata a ricorrere all’articolo 182 bis, ovvero a un accordo di ristrutturazione del debito stipulato con i creditori.

In questo quadro non va dimenticato il fatto che da qualche tempo ci sono diversi soggetti - perlopiù tedeschi - interessati alla società che opera nel settore della produzione di carte di alta qualità per il mondo della scuola e quello degli uffici. Cavalieri bianchi, insomma, a cui la società fa gola.

«È un fulmine a ciel sereno - dice Luca Legramanti, segretario generale della Fistel-Cisl -. Sapevamo che la situazione era difficile, ma non da arrivare a questo punto».

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